Il DL n.146/2021 convertito, con modificazione, dalla Legge n. 215/2021 ha previsto lo slittamento al 9 dicembre 2021 del versamento delle rate della Rottamazione Ter e del Saldo e Stralcio, le cui scadenze in origine erano al 30 novembre 2021.
Si è tratto di una miniproroga al 9 dicembre, termine che, per effetto della concessione del termine ulteriore di 5 giorni, ha spostato la scadenza al 14 dicembre 2021.
In occasione della sua audizione dinanzi alla Commissione Finanze e Tesoro del Senato sul provvedimento, una delle criticità evidenziate dall’Associazione Nazionale Commercialisti lo scorso novembre era proprio l’inadeguatezza della scadenza fissata per il pagamento in una unica soluzione delle rate scadute ai fini della rimessione in termini, rispetto alla quale veniva ravvisata l’opportunità di concedere un arco di tempo maggiore, volto a consentire ai contribuenti il pagamento delle somme dovute.
“Non ci aspettavamo certo – evidenzia Marco Cuchel, Presidente di ANC – un rinvio così esiguo, che poco o nulla cambia per i contribuenti, che evidentemente non tiene nella giusta considerazione le pesanti difficoltà economiche con le quali cittadini e imprese continuano ancora oggi a dover fare i conti”.
Una valutazione attenta della situazione generale dell’economia del Paese avrebbe imposto la scelta di una proroga più consistente, capace di permettere ai contribuenti, nel corso del 2022, di mettersi in regola con le “vecchie” definizioni agevolate ancora in essere.
Sappiamo che sono tante le rate della Rottamazione e del Saldo e Stralcio che al 31 dicembre 2021 non sono state pagate, addirittura oltre la metà, un dato che è evidentemente legato anche alla profonda crisi di liquidità che ha attanagliato imprese e cittadini per lungo tempo, e che purtroppo continua a sussistere per molti contribuenti.
“La fase economica espansiva, infatti, che attualmente si sta registrando – rimarca Cuchel – di fatto interessa prevalentemente le grandi imprese, mentre le realtà più piccole continuano ad essere in forte affanno, e lo dimostra il numero delle tante attività economiche che ogni giorno nelle nostre città sono costrette a chiudere”.
Dunque c’erano tutte le condizioni perché la proroga per la Rottamazione Ter e per il Saldo e Stralcio fosse di più ampio respiro, così come sostenuto fin dall’inizio da ANC.
Esistono poi situazioni paradossali come quella nella quale si trova la Regione Sicilia, dove i contribuenti addirittura non hanno la possibilità di regolarizzare la loro posizione poiché Riscossione Sicilia ha cessato l’attività e bollettini Rav emessi a suo tempo per i pagamenti oggi non sono più validi. Senza contare che non sono stati recapitati i bollettini per i pagamenti della Rottamazione Ter e Saldo e Stralcio in scadenza nel 2022, lasciando i contribuenti e i professionisti che li assistono privi di ogni indicazione operativa.
L’appello che ANC rivolge al Legislatore è di intervenire con un provvedimento che riconosca ai contribuenti la facoltà di poter effettuare, entro un nuovo termine, il pagamento delle rate della Rottamazione Ter e del Saldo e Stralcio.