La migliore compagnia, quella più autentica, si riconosce quando stando insieme si può anche stare da soli. Stare da soli ma insieme significa non avere necessariamente bisogno di parlare; vuol dire aver costruito con l’altro…
Ho sempre creduto fermamente che l’incontro non fosse un caso ma un dono. E non un dono frutto della provvidenza, bensì un richiamo tra simili; come una sorta d’irresistibile forza calamitante che genera…
Di solito con l’avvicinarsi dell’estate guardo Caro diario di Nanni Moretti, in linea con il tempo stesso in cui si svolge il film: la Roma deserta di agosto, con le strade così irrealmente vuote e libere, che sembra di rimbalzare sulle nuvole.…
“Moi je veux mourir sur scene” (Io voglio morire sulla scena/sul palco) cantava Dalida – ed in questo verso c’è forse molto di più che la luce dei proiettori, davanti a cui la diva desiderava spegnarsi: quale morte ideale di una vita…
Le falangi di mani e piedi si muovono convulsamente al mattino, le pupille s’imprimono nel limbo: tra sogno appena sopito e realtà che sta iniziando, con la luce dell’alba che s’incide negli occhi. Mi sono sempre chiesta perché li aprissi presto senza…
Qualche anno fa, appena ventenne uscivo tutte le mattine dal portone in via dell’Anima – qui a Roma – giravo a sinistra e poi ancora per costeggiare Piazza Navona: ne evitavo lo sguardo – quello di Sant’Agnese – su di me, alle prime luci del mattino; era già sveglia…
Mi sono chiesta quanto spesso la fragilità si vesta di durezza e la bontà si armi di schermi ed assuma toni imperativi. L’ossimoro apparente ne caratterizza la natura e proviene proprio da qui: dall’impossibilità della bontà di rendersi morbida; non ci si…
Una volta ho visto un uomo vigliacco tremare forte. Tremava sì per paura, ma piuttosto e soprattutto per un senso di nullità; per la superiorità morale e fisica dell’altro che aveva di fronte. Vedendoselo arrivare, circondato dall’aura mistica che solo i grandi di…
“Non posso tornare a ieri perché ero una persona diversa allora” scrive Lewis Carrol nelle veci di Alice, attraversando le sue molteplici evoluzioni – che spesso sono anche involuzioni – nel corso del romanzo; poiché i continui mutamenti della sua forma, del…
Se come scriveva Schopenhauer “i grandi spiriti raggiungono l’equilibrio solo dopo grandi dissidi” allora possiamo affermare convintamente che il dissidio è vittoria in sé perché è “Felice l’uomo che ha raggiunto il porto/ che lascia dietro di sé mari e tempeste/i cui…
Iosif Brodskij considerava il momento dello scrivere quale affermazione e al contempo negazione dell’io, che si auto-determina scrivendo e pure si annulla per descrivere il resto: per immedesimarsi nell’altro. Ecco forse perché nella negazione sta la chiave della più effettiva forma di…
“Dio il Signore fece cadere un profondo sonno sull’uomo, che si addormentò; prese una delle costole di lui, e richiuse la carne al posto d’essa. Dio il Signore, con la costola che aveva tolta all’uomo, formò una donna e la condusse all’uomo”…