<< MANIFESTO 2017…
Lo Spazialismo dell’Anima … si stacca dalla tradizione spazialista iniziata da Fontana. Acquisisce una propria specificità, incardinata sulle Sacre Scritture.
Esprime sulla tela immagini-non immagini prodotte dalla mente sull’onda di impressioni soprasensibili, che ho definito “visioni spirituali”. Tali visioni sono riversate direttamente dall’anima alla tela, senza filtro di forma o figure, ma soltanto con colori e luce, in accurata aderenza all’intento di rendere visibile il soprasensibile, cioè ciò che non si può vedere nella realtà sensibile, ma che, come ci ricorda San Paolo, è più reale di ciò che si vede, perché “passa la scena di questo mondo” (I Cor 7,31b).
Inoltre, la Teologia Morale spiega che l’impronta del Creatore è impressa in ogni creatura, nel punto più profondo del nostro essere, lì dove spirito ed anima si toccano. Lo Spazialismo dell’Anima illustra come da quella stessa sede, insondabile, provenga la riflessione in noi della Luce di Dio, “quella che illumina ogni uomo” (Gv 1,9). E’ questa la spiegazione della presenza di cristalli in tutte le opere; alcuni illuminano, altri riflettono.
Infatti, se consideriamo la teologia di San Tommaso d’Aquino, secondo cui la Grazia interviene sulla natura, dobbiamo accettare che possiamo rendere a Dio la Grazia, che la natura umana espressa differentemente in ciascuno di noi ha ricevuto, soltanto in misura limitata a quanto detta natura può esprimere, ma da tutti in misura piena. In sintesi, si tratta più di rifrazioneche di riflessione della Luce, perché, attraversando la nostra natura, che noi abbiamo corrotto e continuiamo a corrompere, la Luce si rifrange in luce, riducendo la sua qualità ed intensità in misura tanto maggiore quanto minore è lo spazio interiore che lasciamo sia inondato dalla Luce di Dio.
Solamente nelle opere in cui c’è assenza di traiettoria della Luce, perché siamo immersi in Dio, quindi Lo contempliamo e nel contempo Lo assorbiamo e Lo riflettiamo a tutto tondo, oppure nelle opere in cui non c’è più distinzione tra natura umana e natura divina, perché nella Resurrezione la natura umana è stata assunta e resa divina dal Cristo, anche l’origine e la differenza della luce si perdono, o meglio, la luce si diffonde nella Luce. Lì, è la fine del tempo.
MANIFESTO dello SPAZIALISMO DELL’ANIMA
scritto e firmato da Lucrezia Cutrufo
SOTTOSCRITTORI
Dott. Carlo CAPRIA – Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dott. Dante FASCIOLO – Giornalista
Senatore Avv. Carlo GIOVANARDI
Ing. Arch. Giuseppe GRASSI – Collezionista opere d’arte
Padre AdolfoLIPPI – Passionista, Teologo, Filosofo
Dott. Carlo MARRAFFA – Presidente UCAI Roma, Direttore Galleria La Pigna
Onorevole Avv. Vittorio MESSA
Dott.ssa Maria Teresa PRESTIGIACOMO – Critico d’arte, Giornalista
Gianfranco ROSINI – Rosini Gutman Foundation, Rosini Gutman Gallery