martedì, 24 Giugno, 2025
Società

Meloni: “Scenario delicato, l’Italia farà la sua parte”

In Aula le comunicazioni in vista del Consiglio europeo. Allarme per il Medioriente, difesa al centro del vertice Nato. Scontro con le opposizioni: il Pd dice no alla guerra in Iran, il M5S riapre sul gas russo

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, nel corso delle comunicazioni ai deputati in vista della riunione del Consiglio europeo del 26 e 27 giugno
Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, nel corso delle comunicazioni ai deputati in vista della riunione del Consiglio europeo del 26 e 27 giugno

“Il Consiglio europeo si terrà in un frangente internazionale estremamente complesso, aggravato dall’escalation in Medio Oriente”. Sono le parole con le quali il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha aperto ieri le sue comunicazioni alla Camera dei deputati, in vista della riunione del Consiglio europeo del 26 e 27 giugno. Un discorso davvero ricco di contenuti, durato più di un’ora, quello del Premier, durante il quale ha toccato i principali temi di politica estera e sicurezza che saranno sul tavolo a Bruxelles, nel pieno di una fase di alta tensione internazionale. Il Primo Ministro ha definito il quadro attuale “delicato e denso di incognite”, sottolineando che “in un momento simile è fondamentale rafforzare il dialogo tra governo e opposizioni, per il bene e la sicurezza degli interessi della Nazione”. E ha aggiunto: “Siamo tutti consapevoli dei rischi derivanti da un’ulteriore destabilizzazione di una regione già provata. Farò del mio meglio per ampliare questo dialogo”.

Iran e nucleare

Una parte centrale del discorso è stata dedicata alla situazione in Iran: “È molto pericolosa l’ipotesi che l’Iran si doti di armi nucleari. Non rappresenterebbe solo un pericolo vitale per Israele, ma darebbe il via a una rincorsa atomica nella regione, con effetti domino devastanti», ha avvertito senza mezzi termini. Meloni ha ribadito la posizione italiana: “Solo un’azione diplomatica forte, credibile e coordinata può garantire una soluzione pacifica e duratura. È il momento di abbandonare ambiguità e distinguo. L’Iran deve evitare ritorsioni contro gli Stati Uniti e cogliere l’opportunità di un accordo con Washington sul programma nucleare”.

Ha poi smentito categoricamente qualsiasi coinvolgimento dell’Italia negli attacchi delle ultime ore: “Nessun aereo americano è partito da basi italiane. La nostra Nazione non ha preso parte agli attacchi in Iran”.

Difesa e Nato

Il Presidente del Consiglio ha anche fatto riferimento al prossimo vertice Nato, assicurando che l’Italia “rispetterà tutti gli impegni presi, senza lasciare il Paese esposto o vulnerabile. Nel 2014 gli Stati membri dell’Alleanza si sono impegnati a raggiungere il 2% del Pil in spese per la difesa. Quel traguardo l’Italia lo ha finalmente centrato. È una responsabilità strategica che nessuna nazione può più disattendere”. Meloni ha aggiunto che “l’Italia continuerà a lavorare come membro di primo piano dell’Alleanza, ma senza distogliere risorse dal benessere dei cittadini. Difesa, sicurezza, libertà e prosperità vanno di pari passo”.

Sulla guerra in Ucraina ha ribadito il sostegno a Kiev: “L’impegno dell’Ucraina a favore della pace è evidente. È la Federazione Russa che deve dimostrare di voler trattare. Siamo pronti a un nuovo pacchetto sanzionatorio coordinato con i partner Ue”.

Energia, Gaza e Green Deal

Non è mancato il riferimento alla questione energetica: “Ci siamo occupati di assicurare all’Italia gli approvvigionamenti necessari, rafforzando la resilienza del nostro sistema”. In merito alla guerra a Gaza, Meloni ha definito “drammatiche e inaccettabili” le forme assunte dalla reazione israeliana. “Il cessate il fuoco resta per noi una priorità», ha tenuto a precisare. Sul piano economico-industriale ha annunciato un’iniziativa congiunta con Francia e Germania per il salvataggio del settore automobilistico europeo: “Serve un cambio di rotta rispetto ad alcuni aspetti del Green Deal che stanno penalizzando la competitività del nostro sistema produttivo”.

Opposizioni critiche

Elly Shlein, Segretaria del Partito Democratico
Elly Shlein, Segretaria del Partito Democratico

In Aula non sono mancate le tensioni. I leader delle opposizioni hanno seguito l’intervento e poi acceso il confronto. Il Partito Democratico ha chiesto che “l’Italia prenda chiaramente le distanze dalla guerra in Iran”, mentre il Movimento 5 Stelle ha presentato una risoluzione che apre a “una possibile collaborazione con la Russia sul gas”, sollevando un’ondata di critiche. Filippo Sensi, Senatore del Pd, ha parlato di “proposta sconvolgente” mentre Francesco Boccia (sempre Pd) ha definito “balbettante” la posizione europea: “Meloni dica con chiarezza che l’Italia non autorizzerà attacchi partiti dal nostro territorio”.

Dure le parole di Alessandro Zan: “Trump bombarda Teheran e si candida al Nobel per la pace. L’Italia non deve partecipare a questo show tragico”. Ancora più netto Riccardo Magi di +Europa: “Meloni non osa nemmeno nominare Trump, il burattinaio di questa crisi. È ignavia”. Per Italia viva, con Davide Faraone, “l’Italia si ritrova marginalizzata e ignorata dagli alleati”. Chiara Appendino, Vicepresidente del M5S, ha chiesto che il governo “escluda ogni partecipazione militare” e denunciato “lo scempio dei 100 miliardi per le armi”.

Dal fronte pacifista, Rifondazione Comunista ha parlato di “Italia gregaria e subalterna alla Nato” e ha chiesto “una rottura netta con la logica bellicista”. Infine, il gruppo parlamentare di Azione ha chiesto il ritorno al Jcpoa, l’accordo sul nucleare siglato da Obama nel 2015, e di sostenere “una cornice negoziale efficace per disinnescare il rischio nucleare iraniano”.

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