Un’ondata significativa di atti vandalici ha colpito il quartiere Marais di Parigi nella notte tra il 30 e il 31 maggio 2025, con il Memoriale dell’Olocausto e diverse sinagoghe imbrattate con vernice verde. Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso un uomo vestito interamente di nero mentre cospargeva di vernice almeno quattro edifici, tra cui la sinagoga di rue des Tournelles, la sinagoga Agoudas Hakehilos e il rinomato ristorante Chez Marianne. Questo grave episodio ha suscitato una forte indignazione sia tra le autorità cittadine sia all’interno della comunità ebraica locale. Il sindaco di Paris Centre, Ariel Weil, ha denunciato pubblicamente l’accaduto su X, sottolineando che “con gli atti militanti sappiamo dove si comincia, ma non sappiamo mai dove si finisce”. Anche la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, ha condannato con fermezza l’atto vandalico, definendolo inaccettabile e annunciando che il Comune presenterà una denuncia ufficiale. Al momento non sono stati rinvenuti messaggi né rivendicazioni legate a questi atti, e la polizia sta attentamente analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza per tentare di identificare il responsabile. Questi atti vandalici si inseriscono in un contesto di crescente tensione e di episodi simili verificatisi negli ultimi anni. Nel 2024, ad esempio, il Muro dei Giusti del Memoriale della Shoah era stato imbrattato con mani rosse, provocando forti proteste e una netta condanna da parte delle istituzioni. La comunità ebraica ha espresso profonda preoccupazione per la sicurezza dei luoghi di culto e dei siti di memoria, chiedendo con urgenza l’adozione di misure più severe e incisive per contrastare l’antisemitismo. Mentre le indagini continuano a procedere, Parigi si trova ancora una volta a dover affrontare attacchi mirati contro simboli fondamentali della sua storia, della sua cultura e della sua identità collettiva.
