Parole illuminate quelle del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Alfredo Mantovano che partecipando al Vienna International Center, in rappresentanza del Governo Italiano alla 68esima sessione della Commissione Droga delle Nazioni Unite, ha espresso tutta la sua preoccupazione per il filo conduttore che lega le nuove tecnologie digitali al mercato parallelo di commercio di droga.
Uno strumento che fonda le radici nel magmatico mondo del Dark web , dove un universo sconfinato di illegalità genera ricavi alle mafie e alle organizzazioni criminali. La” droga degli Zombie”, definizione semplificata del fentanyl, sostanza capace di generare in chi l’assume il completo distacco dalla realtà con un altissima compromissione neuronale, è al centro della lotta che il governo ha deciso di intraprendere da circa un anno con un vero e proprio piano di azione, coinvolgendo attori come l’intelligence e le forze di polizia, ispirato al principio di prevenzione che ribadisce il Sottosegretario ai membri dell’assemblea di Vienna: “Le nuove tecnologie, soprattutto digitali, hanno reso possibile la creazione di mercati paralleli al commercio tradizionale di droga: grazie al dark web, domanda e offerta si incontrano con il denaro anonimo che si muove attraverso le criptovalute, senza intermediazione bancaria e con un ruolo fondamentale dell’intelligenza artificiale. Un altro aspetto nuovo e allarmante è la presenza nel cosiddetto web da banco di società specializzate nell’import/export, che fungono da piattaforme di scambio delle sostanze. Un preoccupante salto di qualità, un’espansione del traffico di droga ai livelli dell’organizzazione criminale inferiore, innovazioni che hanno un impatto sulla lotta al traffico, riducendo l’efficacia di alcune tecniche investigative tradizionali”.
Sensibile e di grande respiro il richiamo di Mantovano a Pasolini: “Che il traffico di droga non sia in crisi si evince da tutti i principali indicatori: aumentano la quantità sequestrata e il numero di cartelli criminali con un ruolo importante nel commercio globale. Qualsiasi sforzo di contrasto è però destinato a fallire se non si affronta quello che già Pier Paolo Pasolini definiva un ‘vuoto culturale’, inteso come perdita di principi e di orizzonti”.
Il Sottosegretario intervenendo al “National strategies to address synthetic drugs”, ha ricordato che: “L’Italia è in prima linea nella lotta a tutte le droghe ed è stata uno dei primi Paesi a sviluppare un piano contro l’abuso di fentanyl e altri oppioidi sintetici. Il piano coinvolge tutti i principali attori, è diviso tra prevenzione e gestione delle emergenze e comprende tra l’altro: prevenzione della diversione di sostanze medicinali, identificazione rapida delle droghe sintetiche, laboratori di tossicologia forense, sensibilizzazione delle autorità giudiziarie, standardizzazione dei protocolli dei laboratori, riunioni periodiche di coordinamento, cooperazione delle agenzie internazionali e di tutti i partner”.
Nel suo intervento Alfredo Mantovano ha evidenziato inoltre con parole dirette e importanti, il problema della facilità di reperibilità e il minor costo di alcune sostanze “Dal punto di vista dei produttori illeciti, fentanyl e sostanze simili sono preferibili alle droghe tradizionali: comportano minori costi e rischi, sono facili da produrre e creano una forte dipendenza. Le droghe non sono più esclusiva dell’America Latina o del Sud-Est asiatico, la produzione di sostanze sintetiche su scala così massiccia avviene anche grazie alle industrie chimiche di economie grandi e complesse”.
Un aspetto significativo dell’intervento del Sottosegretario infine riguarda il mondo delle criptovalute e le migliaia di passaggi di denaro in piattaforme illegali. L’analisi delle principali piattaforme di criptovalute (Elliptic, TRM e Chainalysis) ha portato alla luce diverse aziende che forniscono precursori di fentanyl. Diciassette aziende si sono persino offerte pubblicamente di fornire fentanyl, nonostante il divieto del governo cinese del 2019, altre offrono precursori. I portafogli di criptovaluta di questi operatori ricevono decine di milioni di dollari attraverso migliaia di transazioni”.
