La Corte Suprema del Nebraska ha decretato, venerdì, che due emendamenti costituzionali contrastanti saranno inclusi nelle schede elettorali statali di questo autunno. La misura “Proteggere il diritto all’aborto” modificherebbe la Costituzione dello Stato per garantire il diritto all’aborto fino alla vitalità del feto o per salvaguardare la vita o la salute della paziente. L’altra misura, “Protezione delle donne e dei bambini”, vieterebbe gli aborti nel secondo e terzo trimestre, eccetto in casi di emergenza medica, violenza sessuale o incesto. Attualmente, la legge del Nebraska proibisce l’aborto dopo 12 settimane con eccezioni per stupro, incesto e salvataggio della vita della madre. La misura pro-aborto annullerebbe questa legge, mentre l’altra la renderebbe permanente nella Costituzione. Gli oppositori sostenevano che l’emendamento violava una norma statale secondo cui una proposta di legge deve riguardare un solo argomento. Tuttavia, la Corte Suprema ha stabilito che la misura non viola questa norma. Il Segretario di Stato del Nebraska terrà udienze a ottobre sulle due proposte di legge e altre quattro non correlate. Matt Heffron, avvocato della Thomas More Society, ha criticato la sentenza, definendola “intenzionalmente ingannevole”. Allie Berry, responsabile della campagna per Protect Our Rights, ha definito la decisione “una vittoria per i cittadini del Nebraska”. L’American Civil Liberties Union del Nebraska ha celebrato la sentenza, affermando che le decisioni sull’aborto spettano ai pazienti, non ai politici. Il Nebraska è uno dei 10 stati con emendamenti costituzionali sul diritto all’aborto nelle schede elettorali questo autunno. I pro-life hanno sempre ottenuto vittorie quando tali iniziative sono state sottoposte a votazione, anche in stati a maggioranza repubblicana.