A Ribera, in provincia di Agrigento, la città che ha dato i natali allo statista Francesco Crispi e conosciuta nel mondo per le prelibate arance D.o.p. “Riberella”, da diversi anni incombe un problema socio – sanitario di rilevanza popolare riguardo l’Ospedale cittadino “Fratelli Parlapiano” e il suo Pronto Soccorso.
Negli ultimi dieci anni il nosocomio è stato depotenziato per scelte politiche e logistiche – organizzative recando danni alla popolazione riberese e a tutto l’hinterland che in totale ha una capienza di utenza intorno alle 150.000 persone.
Non è mancata la protesta civile dei cittadini che più volte in assemblee, convegni e manifestazioni hanno portato avanti le loro motivazioni riguardo il potenziamento dell’Ospedale e l’apertura del Pronto Soccorso generalista (che attualmente risulta COVID – 19).
Per giorno 19 Dicembre prossimo i cittadini di Ribera e dei paesi limitrofi hanno indetto uno sciopero generale che coinvolge tutta la società civile, gli esponenti politici, le scuole, le associazione e altre realtà sociali appartenenti al territorio che anche tramite il “Comitato di Zona Disagiata” chiedono di sfruttare l’Accordo Quadro del 18 – 11 – 2020 tra Regione e Università per adoperare gli specializzandi, indipendentemente dalla branca medica, nelle strutture ospedaliere dove vi è carenza.
Garantendo così i principi espressi dall’articolo 32 della Costituzione della Repubblica Italiana che riconosce la fondamentale importanza sia per l’individuo che per la collettività del diritto alla salute con cure gratuite ed efficienti come fondamentale diritto dell’individuo e dell’interesse della collettività anche per gli indigenti.