L’agricoltura e le professioni a essa legate sembrano tornare centrali nell’economia italiana, e le nuove generazioni sono le protagoniste di questo rilancio.
Il terzo numero dell’Osservatorio del mondo agricolo, realizzato dalla Fondazione Enpaia (l’Ente Nazionale di Previdenza per gli Addetti e per gli Impiegati in Agricoltura) e dal Censis, dal titolo “La riscoperta dell’agricoltura nella youth economy”, fotografa il nuovo rapporto che i giovani hanno con la terra, con la produzione e il consumo del cibo, con l’impresa e il lavoro in agricoltura.
Per 9 giovani su 10 sostenibilità ambientale e lotta al riscaldamento globale sono gli obiettivi prioritari da perseguire, e individuano nell’agricoltura il settore che con tempestività ed efficacia sta rispondendo a questa urgenza (per il 60% secondo la Gen Z, il 48% per i Millennial).
AGRICOLTURA. SISTENIBILITÀ E INNOVAZIONE
E se i giovani tornano alla terra, lo fanno con un occhio attento all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità, abbracciando il digitale e il nuovo paradigma dell’economia di tipo circolare.
Il 62,8% sarà attento a ridurre gli sprechi, il 46,4% farà la raccolta differenziata per i rifiuti, il 32,2% preferirà prodotti locali, per limitare l’inquinamento, il 32,1%, tenterà di acquistare meno prodotti in plastica. In questi anni, inoltre, i giovani hanno dimostrato di saper fare buon uso delle opportunità dell’Ict.
«L’agroalimentare è il settore del futuro e sarà il traino per la ripresa economica del Paese post pandemia. A mio avviso – sostiene Giorgio Piazza, presidente della Fondazione Enpaia – sono tre i cardini su cui puntare: innovazione tecnologica, sostenibilità e giovani».
POST COVID-19: NUOVE OPPORTUNITÀ
Purtroppo è sempre alta la quota di giovani che non ha fiducia nelle istituzioni e ben il 60,2% di essi è certo che il cammino post pandemia non sarà una passeggiata.
«Stabilità del lavoro e protezioni sociali costituiscono le maggiori incertezze delle nuove generazioni, ma anche il terreno su cui verranno misurate le istituzioni e la rappresentanza politica», afferma Piazza.
Il 51,7% dei giovani, però, è convinto che il settore agricolo ripartirà prima di altri. L’agricoltura sostenibile viene vista come una reale opportunità lavorativa e, infatti, sono principalmente le nuove generazioni a scommettere sul settore: tra le imprese agricole nate nell’ultimo decennio l’11,3% ha un titolare giovane.
Gen Z e Millennial si dimostrano tenaci, nel tentativo di realizzare i propri progetti e raggiungere gli obiettivi prefissati.
«Fondamentale sarà stimolare la voglia di fare impresa degli italiani – afferma Giuseppe De Rita, presidente del Censis -. I giovani sono pronti a giocarsela in agricoltura, sono un esempio concreto di come ripartire dal basso, dalla voglia di fare delle persone».