Cosa accade nel complesso mondo dei giochi, in particolare nelle società concessionarie, del Lotto e Gratta e Vinci? È una domanda che emergere dal sindacato in merito alle società che gestiscono i giochi in concessione dello Stato.
La presa di posizione arriva dalla Fiom Cgil. “Lo abbiamo detto più volte e lo ribadiamo oggi”, fa presente Fabrizio Potetti, coordinatore nazionale Lottomatica per la Fiom-Cgil, “che, al netto di tutte le operazioni messe in atto di recente da IGT (ex Lottomatica) sulle cessioni di alcune società del gruppo, è necessario riaprire un tavolo di confronto per capire meglio che ruolo assumerà sul mercato dei giochi IGT anche in qualità di concessionaria dello Stato di due giochi importanti come il gioco del Lotto e il Gratta e Vinci”.
Per la Fiom-Cgil bisogna fare chiarezza e individuare un percorso di rilancio e di confronto contrattuale dei lavoratori.
“Bisogna insomma uscire dal caos”, sollecita Fabrizio Potetti, “che si è generato con la perdita di un brand così forte e impattante per conoscere le strategie industriali di una società che dovrà riconquistare quella fiducia trentennale di coloro che guardavano allo storico marchio – diffuso e riconoscibile all’interno dei punti vendita, soprattutto tabaccai, in tutto il territorio nazionale, da Torino a Palermo – sentendosi garantiti e tutelati al meglio”. Si tratta per il sindacato di fare delle verifiche.
“Anche per questo come Fiom-Cgil abbiamo richiesto fin da subito”, prosegue il coordinatore nazionale Lottomatica per la Fiom-Cgil, “di verificare quello che stava accadendo riguardo alla riorganizzazione territoriale e alle attività date all’estero per le concessioni pubbliche.
Siamo convinti che sulle sedi territoriali vadano fatti investimenti cercando di tutelare al meglio le attività portate avanti fino a questo momento”.
Fabrizio Potetti sollecita la riapertura di un dialogo positivo.
“È inoltre interesse di tutti riprendere al più presto le relazioni industriali”, conclude l’esponente sindacale,
“con il confronto sul contratto integrativo, sul premio di risultato da recuperare, sul sistema premiante bloccato da oltre un anno e continuare un dialogo a tutto tondo anche sul futuro dell’azienda”.