Incentivi economici per ridare spazio alla mobilità ecologica. Fondi che dovrebbero garantire tre idee, dare un aiuto economico alle concessionarie per smaltire le auto invendute nell’anno orribile 2020; sostenere economicamente gli acquirenti che stando alla pandemia hanno risorse finanziarie limitate e, soprattutto, puntare su una mobilità più ecologica rinnovando il parco auto e moto.
Da gennaio 2021 sono così disponibili oltre 700 milioni di euro per i cittadini per l’acquisto di veicoli a basse emissioni relativi sia alle categorie dei motocicli L1 e delle auto M1 sia alla nuova categoria dei veicoli commerciali N1. Ma attenzione perché gli incentivi rischiano di non essere abbastanza. Per assicurare procedure di prenotazione corrette e trasparenti, sulla piattaforma impostata dal Ministero per lo sviluppo economico, sarà presente un contatore di risorse per seguire in tempo reale la disponibilità finanziaria del bonus.
La data fatidica è scattata lunedì 18 gennaio, i concessionari potranno accedere alla piattaforma ecobonus del MISE per inserire le prenotazioni relative all’acquisto di auto, mentre è già possibile prenotare quelli previsti per l’acquisto di moto di categoria L.
La nuova trance di bonus ed eco incentivi è arrivata dal Ministero dello sviluppo economico con una nota in cui inducano le categorie di mezzi e si fa il punto delle novità previste dalla Legge di Bilancio 2021. Entrando nel merito degli incentivi ci sono diversi passaggi che vanno ricordati.
Ai contributi già previsti dalla Legge di Bilancio 2019 e dai successivi DL Rilancio 2020 e DL Agosto 2020, si aggiungono ulteriori risorse stanziate per il fondo automotive con la Legge di Bilancio 2021. In particolare, i contributi concessi per le fasce di emissioni 0-20 g/km e 21-60 g/km sono rifinanziati con ulteriori 120 milioni di euro per tutto il 2021, portando l’ammontare a 390 milioni di euro, essendo 270 milioni già stanziati. A queste risorse potranno aggiungersi i residui degli anni precedenti.
Questa la suddivisione decida dal Ministero degli incentivi: 0-20 g/km: 6.000 euro con rottamazione e 4.000 senza rottamazione; 21-60 g/km: 2.500 euro con rottamazione e 1.500 senza rottamazione.
A queste fasce potranno aggiungersi 2.000 euro con rottamazione e 1.000 senza rottamazione fino al 31 dicembre 2021, ed in tal caso è anche previsto uno sconto praticato dal venditore pari ad almeno 2.000 euro o 1.000 euro a seconda che sia presente o meno la rottamazione.
Le due fasce di emissioni 61-90 g/km e 91-110 g/km sono state rimodulate in un’unica fascia 61-135 g/km (dal primo gennaio c’è un nuovo ciclo di rilevazione delle emissioni), finanziata con 250 milioni di Euro. Il precedente finanziamento è andato esaurito. La durata dell’incentivo è di sei mesi e sarà possibile usufruirne solo con rottamazione: 61-135 g/km: 1500 euro con rottamazione. Anche in questo caso all’incentivo sopra indicato si aggiunge uno sconto praticato dal venditore pari ad almeno 2.000 euro.
Infine, è stato introdotto un nuovo incentivo sui veicoli commerciali leggeri N1 e M1 speciali, proporzionale alle emissioni e finanziato con 50 milioni di euro. La prenotazione di questi contributi da parte dei concessionari sulla piattaforma Ecobonus sarà possibile nei prossimi giorni. Ci sono inoltre alcune novità per semplificare l’adesione agli incentivi. Il Mise, infatti, specifica che non sarà un click day e non sarà necessario affrettarsi nei primi giorni. La procedura, prevede infatti due momenti distinti: la prima fase di apertura dello sportello che parte oggi sarà dedicata esclusivamente alla registrazione dei concessionari, che potranno iscriversi e caricare i propri dati identificativi. Solo successivamente, dopo specifica comunicazione, si aprirà la seconda fase e si potrà inserire l’ordine e prenotare l’incentivo. Ma bisognerà rispettare una tempistica. Dalla prenotazione si avranno poi fino a 180 giorni di tempo per la consegna del veicolo.