Così, pensando al santo di cui si onorerebbe di portare il nome, gli verrebbe più facile sopportare le continue frecciate di cui è sistematicamente oggetto. Per carità, chi riveste un ruolo pubblico deve augurarsi di ricevere critiche sul suo operato per evitare di ripetere errori che inevitabilmente commette e migliorare il suo servizio per le istituzioni e i cittadini.
Criticare Casalino si può e si deve, ma con argomenti che riguardano la sua attività di portavoce, segnalando gli errori di comunicazione suoi e del Presidente Conte.
Invece quando i critici si accaniscono contro Sebastiano Casalino dalla faretra tirano fuori solo due frecce. Una la scagliano a colpo sicuro. E riguarda la sua partecipazione alla prima edizione Grande Fratello, ormai 21 anni fa… All’epoca aveva 28 anni. Peccato di gioventù? Chissà. Peccato mortale secondo i suoi critici. Savonarola va sempre di moda. E pazienza.
Ma poi c’è un’altra freccia, avvelenata, che non viene scagliata su Sebastiano Casalino ma viene lasciata cadere vicino al suo corpo così, con perfida diplomazia. E riguarda i suoi orientamenti sessuali, che dovrebbero restare affari suoi in un Paese civile e non essere sempre ricordati come se fossero qualcosa di cui vergognarsi. In realtà Casalino, Rocco, quello che non merita il massacro degli arcieri, è semplicemente un ingegnere elettronico con laurea Magistrale conseguita all’Università di Bologna, iscritto all’Albo dei Giornalisti, registro professionisti, dal 2007. Parla Inglese, Tedesco e Spagnolo, livello avanzato.
Riempiamolo di critiche accurate quando se le merita. Ma gli insulti ricadano su chi si diverte a deridere la sua partecipazione al GF del 2000 e la sua omosessualità.