Una riforma che almeno nelle intenzioni dovrebbe rivoluzionare il fisco. L’idea è rendere le pratiche più snelle con taglio alla burocrazia, nel contempo mettere in campo sistema di accertamento e verifica obiettivi e rapidi. Sono alcune delle proposte che di Cgil, Cisl, Uil, per la riforma del fisco. A grandi linee i sindacati chiedono l’utilizzo di sistemi di accertamento innovativi, come l’incrocio di tutte le banche dati e la creazione di un’Agenzia con compiti esclusivi di accertamento. Il rafforzamento delle dotazioni strumentali e dell’organico dell’Agenzia delle Entrate; il controllo sui redditi dichiarati almeno una volta ogni cinque anni. Un impegno del governo per l’introduzione di meccanismi di ritenuta alla fonte anche per redditi da lavoro autonomo. È ancora, nodo cruciale per i sindacati, la valorizzazione dell’importante ruolo dei CAF e l’elevazione a rango costituzionale dello statuto del contribuente.
Le dichiarazioni dei sindacati sono dirette al Governo e sollecitano che le proposte siano prese in considerazione.
“Per Cgil, Cisl, Uil, la riforma del fisco, annunciata in più occasioni dal Governo, deve porsi l’obiettivo di ridurre le tasse a chi le paga”, sottolineano i segretari delle tre Confederazioni Gianna Fracassi, Giulio Romani e Domenico Proietti, “vale a dire a lavoratori dipendenti e pensionati. Questo deve avvenire attraverso un significativo aumento delle detrazioni, come intrapreso con la scorsa legge di Bilancio.
Occorre poi ampliare, anche ai pensionati, e rendere strutturale tale intervento”. I sindacati invocano tagli fiscali e un impegno della Costituzione per dare un segnale positivo e immediato sulle buste paga.
“Bisogna”, affermano i tre dirigenti sindacali, “intervenire tagliando le aliquote Irpef, rispettando il principio di progressività previsto dalla Costituzione. Riteniamo necessario”, fanno ancora presente, “detassare gli incrementi contrattuali previsti dai rinnovi dei Ccnl, così da determinare un effetto positivo immediato sul reddito dei lavoratori”.
Inoltre tra le proposte , “la rimodulazione delle spese fiscali, va rivista in maniera organica la tassazione locale scongiurando ulteriori aggravi e introdotto un nuovo assegno familiare universale”. Infine il capitolo sulla evasione fiscale che per sindacati è da combattere in modo perentorio. “Serve una svolta nella lotta all’evasione, così che l’Italia possa finalmente ‘togliersi’ la maglia nera in Europa. La pandemia”, concludono Fracassi, Romani e Proietti, “ha reso evidente quanto siano indispensabili i 107 miliardi di euro che ogni anno vengono evasi. Oggi più che mai non possiamo permetterlo”.