Vendita e acquisto di armi gli affari in Italia vanno a gonfie vele. Un mercato fiorente che ci vede tra i protagonisti mondiali e in alcune aree, quelle più devastate dalle guerre, come Siria e Yemen, primeggiamo. Fatto ancora più rilevante, non è solo la vendita che ci vede protagonisti ma è l’acquisto di armi e armamenti a scopi difensivi, import che ha avuto un balzo del’162%. Siamo tra i paesi che chiedono più armi e sistemi militari.
Tornando all’export è importante capire a chi l’Italia vende armi e a quali Paesi. Il mercato del Medio Oriente, parte del mondo dove di agitano i conflitti più sanguinosi, è il più fiorente per gli affari dei produttori di armi italiani. Le vendite nel Medio Oriente hanno avuto un balzo del 75%. Ci sono Paesi inoltre che da tempo hanno stipulato contratti di acquisto, chiedono armi italiane la Turchia per 15%, l’Algeria il 9% Israele il 7%.
Nel Medio Oriente l’Italia delle armi è presa in grande considerazione grazie anche al crescente interesse di Paesi come Arabia Saudita e Qatar. A fare la parte del leone sempre nel Medio Oriente, sono tuttavia, Francia e Germania che rispettivamente, negli ultimi 10 anni, hanno avuto una performance crescente di vendite con un più 260% e un più 125%. A conti fatti l’Italia gioca un ruolo ambizioso nella produzione e vendita di armi, tanto da rientrare tra i primi 10 Paesi al mondo che fabbricano ed esportano armi. Nella top ten mondiale siamo noni per armamenti, sistemi militari e produzione di veicoli bellici. I dati sono quelli raccolti dall’Istituto internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma (Sipri). Negli quattro anni dal 2014 al 2018, il grosso della vendita delle armi a livello mondiale è quella controllata dagli Stati Uniti salita dal 30 al 36%. Nel monitoraggio fatta dagli analisti del Sipri, al secondo posto c’è la Russia, ma le vendite sono considerate in flessione per una riduzione degli ordini di Venezuela e India. I primi cinque paesi al Mondo che producono e vendono armamenti sono: Stai Uniti, Russia insieme a Francia, Germania e Cina. Che raccolgono una fetta di mercato pari al 75%. Mentre l’intera Europa si aggiudica complessivamente una fetta del 27% del mercato globale. Stando alla scomposizione dei dati fatta dai dei ricercatori del Sipri, emerge che in Europa primeggia la Francia, seguita da Germania, Regno Uniti, Spagna e poi l’Italia. Sulla vendita di armi c’è anche una novità, con una verifica chiesta dal ministro della difesa Elisabetta Trenta che sollecita più poteri al Parlamento per monitore a chi vendiamo armi. “Non possiamo più girarci dall’altra parte”, ammonisce Trenta. Nel contempo il ministro della Difesa ha ribadito “il pieno sostegno” del suo Ministero e del Governo alla industria della difesa, unita alla opportunità; “che vengano attribuiti maggiori poteri al Parlamento.
Il monitoraggio e il controllo dell’esportazioni di armi a Paesi esteri deve poter essere affidato con maggior forza alle Camere, nel rispetto della loro centralità”. Infine i dati sull’import che dicono che stiamo acquistando sempre più armi, armamenti e nuovi sistemi militari. Le importazioni hanno visto una crescita negli ultimi cinque anni, del 162%. Siamo ora nella classifica dei Paesi importatori al ventesimo posto. Acquistiamo armi dagli Stati Uniti da cui importiamo la fetta più grande, quasi il 60%, poi i contratti maggiori di acquisto li abbiamo stipulati con la Germania (26%) e Israele (7,5%).