domenica, 17 Novembre, 2024
Economia

Fase 2, dal Sud arriva PIN app per avvicinare consumatori e commercianti

Agovino: “Digitalizzare le micro e pmi per lanciare la sfida alle multinazionali e gestire emergenza economica Covid-19”.
Consiglio: “Non lasciamo l’arma digitale ai monopolisti californiani”.
Butticè: “Ristorazione 4.0 per battere la crisi”.

NAPOLI – “La sfida della digitalizzazione deve essere raccolta dalle micro, piccole e medie imprese italiane. Dall’emergenza Covid 19 può nascere una grande opportunità: quella di ottimizzare e velocizzare le prestazione delle aziende che possono diventare più competitive e più funzionali alle nuove esigenze dei clienti. Con PIN App abbiamo realizzato una piattaforma grazie alla quale l’esercente diventa centrale nella strategia di crescita. Uno strumento prezioso per sostenere le piccole e medie imprese in una delle fasi più delicate come la gestione del magazzino e la distribuzione. Offriamo uno strumento in grado di essere al passo con i grandi cambiamenti scaturiti dall’emergenza coronavirus e che orienteranno gli stakeholder nei prossimi anni. Più efficienza e più sicurezza. Questi sono gli obiettivi che devono caratterizzare la ripartenza in Italia. Noi siamo convinti di fornire con la nostra app un apporto decisivo per raggiungerli”. Queste le parole di Giuseppe Agovino, Ceo di PINapp, nel corso del webinar “Arriva PINapp per avvicinare consumatori e commercianti” che verrà donato gratuitamente ai negozi di ‘vicinato’ per i primi due mesi di riattività dopo il lockdown.

“Un’app che presenta un altro elemento fondamentale – prosegue Agovino –  quello di salvaguardare i posti di lavoro e di non incidere sui costi di gestione. L’efficientamento della gestione delle risorse consente infatti di evitare scelte dolorose come quelle di ridurre i costi fissi a partire dal taglio dei propri dipendenti”. L’importanza della  sfida tecnologica è stata sottolineata da Stefano Consiglio, professore ordinario di Organizzazione Aziendale e direttore Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”: “Non lasciamo l’arma digitale ai monopolisti californiani. Esiste la possibilità di mettere a disposizione nuove tecnologie 4.0 del nostro tessuto imprenditoriale, non necessariamente solo grandi aziende, ma soprattutto piccoli e medi imprenditori. Utilizzare tecnologie del business intelligence e della gestione intelligente dei dati per la logistica è un processo inevitabile che il lockdown ha accelerato. Creiamo un’alleanza tra piccoli e medi  imprenditori per capovolgere i rapporti di convenienza. Mettendosi insieme con intelligenza”.

Il tema della competitività è stato evidenziato dallo chef Vincenzo Butticè, fondatore del progetto ‘Ristoratori Uniti’: “Bisogna mettere in campo la nostra creatività per combattere i colossi internazionali. Sperimentare nuove soluzioni di sostegno al commercio al dettaglio. La crisi pandemica ha determinato seri problemi per il nostro settore terziario che adesso deve rispondere con il massimo della professionalità e dell’adeguamento tecnologico”.

“Dalla disgrazia del Covid 19 nasce una grande opportunità per gli imprenditori del settore della ristorazione. Quella di avere la maturità e la consapevolezza nel comprendere che è cambiato il loro lavoro che deve avere un profilo manageriale correlato all’analisi dei dati. La parola d’ordine è fare sistema. Oggi ogni errore diventa costosissimo; i magazzini riempiti in volume e valore devono essere gestiti in modo ottimale. Un’attività che si riflette sulla qualità del servizio per il cliente. Dobbiamo efficientare i sistemi per spingere verso il mercato locale e non quello globale. Senza adeguato supporto tecnologico è impossibile”.

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