martedì, 6 Maggio, 2025
Video Pillole

America Week – Episodio 14



NEW YORK (ITALPRESS) – Il 2 aprile 2025, il Presidente Donald Trump aveva proclamato il suo “Liberation Day”, annunciando tariffe generalizzate su quasi tutte le importazioni. Un 10% fisso, ma con eccezioni esplosive: 34% alla Cina, 46% al Vietnam, 20% all’Unione Europea. Una guerra commerciale globale, dichiarata in un giorno solo. La reazione dei mercati è stata istantanea. Wall Street è crollata: S&P giù del 4,8%, Nasdaq a -6%, 2,5 trilioni di dollari bruciati in pochi giorni. Ma non è finita lì. Anche il mercato dei titoli di Stato americani – i famosi Treasury Bonds – ha cominciato a tremare. Gli investitori hanno iniziato a vendere in massa. I rendimenti sono schizzati in alto. Tradotto: il mondo stava perdendo fiducia nella solidità economica degli Stati Uniti.
E così, solo sette giorni dopo, il 9 aprile, Trump ha fatto una clamorosa marcia indietro: sospensione per 90 giorni delle tariffe – tranne alla Cina, le cui tariffe sono salite al 125%.
Come interpretare questa politica del rompo tutto con i dazi ma ora non posso? Ci sono almeno quattro letture.
xo9/fsc/gsl

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Damiano “Per alzare i salari agire su più fronti”

Redazione

Esercito, Mattarella “Testimonianza di fedeltà a principi democratici”

Redazione

Gravina “Il movimento del calcio femminile in crescita costante”

Redazione

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.