venerdì, 5 Luglio, 2024
Politica

Meloni: “In Europa bisogna fare gioco di squadra e abbandonare l’iper-regolamentazione”

Il Premier tra l’assemblea dell’Ania, il Pnrr (“Risultati record per l’Italia”) e il messaggio a FdI: “Fuori i nostalgici e gli antisemiti”

Un invito a ripensare il modello regolatorio europeo, promuovendo una maggiore efficienza e competitività. Un impegno, questo, che richiede determinazione, collaborazione e una visione condivisa per costruire un’Europa dove investire e fare impresa sia non solo possibile, ma anche conveniente e vantaggioso. È il pensiero del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni espresso ieri all’interno dell’Assemblea annuale dell’Ania, l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, alla presenza tra gli altri del Capo dello Stato Sergio Mattarella all’auditorium Parco della Musica di Roma.

Troppa burocrazia

Un messaggio, o meglio un video-messaggio, quello del Primo Ministro, chiaramente riferito alle prossime mosse del Parlamento europeo dopo le elezioni dell’8 e 9 luglio, mettendo in discussione l’attuale quadro normativo, spesso caratterizzato da un’eccessiva burocrazia e iper-regolamentazione “che in questi anni ha finito per limitare, invece che favorire, la competitività delle nostre industrie”. Insomma, l’obiettivo della nuova governance, per il Premier, deve essere quello di riformare il sistema normativo europeo per renderlo più snello ed efficace, eliminando gli ostacoli che frenano la crescita economica. Secondo Meloni, insomma, una regolamentazione eccessiva e complessa non solo ostacola gli investimenti, ma scoraggia anche l’iniziativa imprenditoriale, limitando così le opportunità di sviluppo e innovazione.

La visione del Presidente del Consiglio punta a un’Europa capace di attrarre capitali e incentivare la nascita di nuove imprese, in un contesto normativo più semplice e meno oneroso: “È una sfida decisiva, ma che è alla nostra portata. Possiamo vincere se continueremo a fare gioco di squadra e a lavorare, insieme, per difendere il nostro interesse nazionale”.

Numeri positivi

Il Primo Ministro nel corso del suo messaggio ha anche ricordato che l’economia del Paese sta crescendo più altre nazioni del vecchio continente, nonostante il rallentamento dell’economia mondiale e la delicata situazione internazionale: “I dati macroeconomici nazionali sono positivi e l’andamento di alcuni indicatori, dalla crescita dell’occupazione all’aumento degli investimenti, rappresentano importanti segnali di fiducia nel futuro della nostra economia”.

Il governo, ha sottolineato Meloni, è determinato a valorizzare e dare continuità a questi segnali positivi: “Intendiamo farlo con la stessa visione che ha orientato la nostra azione in questo anno e mezzo, e che ha dimostrato di ottenere risultati significativi: non è lo Stato a creare ricchezza e occupazione, spetta alle imprese e ai loro lavoratori farlo, ma è compito dello Stato costruire l’ambiente più favorevole possibile a chi fa impresa”. Questo approccio, secondo il Primo Ministro, è stato il pilastro dell’operato dell’esecutivo e si è tradotto in numerosi provvedimenti concreti.

L’importanza del settore assicurativo

Non poteva mancare un pensiero rivolto direttamente all’Ania e all’importanza fondamentale del settore assicurativo, “un alleato di cui famiglie e imprese non potrebbero fare a meno, perché fornisce protezione contro gli eventi avversi e offre soluzioni per la gestione del rischio, investendo a lungo termine”, rimarcando il ruolo cruciale delle assicurazioni nella pianificazione finanziaria e nella stabilità economica. Ha sottolineato la rilevanza della raccolta del risparmio ancorata ai principi di trasparenza e alla garanzia dei diritti degli assicurati, affermando che le risorse raccolte devono essere destinate a sostenere l’economia reale, piuttosto che essere utilizzate per attività speculative ad alto rischio.

Meloni infine inoltre riconosciuto l’esistenza di un divario di protezione in Italia e in Europa, sottolineando la necessità di colmarlo attraverso un’azione sinergica tra Stato e privati, “e per questo dobbiamo tutti fare di più, ognuno per la sua parte”, la sua chiosa.

Ok Pnrr

Intanto ieri la Commissione europea ha approvato una valutazione preliminare positiva di 53 tappe fondamentali e obiettivi legati alla quinta richiesta di pagamento dell’Italia, per 11 miliardi di euro nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza. “Abbiamo raggiunto gli obiettivi previsti per questa rata, abbiamo fatto anche qualcosa di più. A dicembre avevamo inviato la richiesta per 10,6 miliardi ma a maggio 2024 abbiamo raggiunto due ulteriori obiettivi e questo ci consentirà di ricevere 400 milioni in più e arrivare a 11 miliardi con il pagamento di questa quinta rata”, il commento di Meloni a riguardo.

La lettera ai dirigenti di FdI

Da segnalare infine che ieri, dopo l’inchiesta del portale Fanpage che ha sollevato polemiche riguardo ai comportamenti di alcuni giovani del movimento Fratelli d’Italia (FdI), Meloni ha indirizzato una lettera ai dirigenti del Partito per esprimere la sua indignazione e rammarico. “Come moltissimi di voi, sono arrabbiata e rattristata per la rappresentazione di noi che è stata data dai comportamenti di alcuni giovani del nostro movimento ripresi in privato”, ha scritto, sottolineando la sua ferma opposizione a qualsiasi forma di razzismo e antisemitismo. Ha inoltre escluso ogni tolleranza per i nostalgici dei totalitarismi del ‘900 o per qualsiasi manifestazione di “stupido folklore”. Il Premier ha ribadito che i partiti di Destra, dai quali molti membri di FdI provengono, hanno già fatto i conti con il passato e con il ventennio fascista diversi decenni fa: “A maggior ragione questo vale per un movimento politico giovane come il nostro”, ha spiegato, indicando che Fratelli d’Italia, sin dalla sua fondazione, ha scelto di aprirsi a culture politiche compatibili, accogliendo persone provenienti anche da percorsi politici diversi da quello della Destra storica.

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