venerdì, 15 Novembre, 2024
Ambiente

Giornata internazionale per la biodiversità, il Segretario Generale dell’Onu: “Tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere”

Il 22 maggio si celebra la Giornata internazionale per la biodiversità, ricorrenza proclamata dalle Nazioni Unite nel 2000, dedicata alla difesa e alla tutela della Diversità Biologica. La Giornata celebra la varietà di forme di vita sulla Terra e promuove la conservazione di ecosistemi vitali. Questo giorno ci ricorda l’importanza di preservare la ricchezza della biodiversità per il benessere delle generazioni presenti e future, sottolineando anche il ruolo cruciale che svolge la diversità biologica nel sostenere la sicurezza alimentare, fornendo la base per i medicinali e contribuendo alla stabilità dei climi globali.  È un’occasione per impegnarsi attivamente nella protezione degli ecosistemi e nella promozione di pratiche sostenibili.

L’Accordo Kunming-Montreal

Nel dicembre 2022, con l’adozione del Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework (Quadro globale sulla biodiversità Kunming-Montreal), i Paesi partecipanti alla COp15 di Montreal hanno concordato una tabella di marcia per proteggere il 30% della biodiversità delle terre e il 30% dei mari entro il 2030 e sostenere, con 30 miliardi di dollari in aiuti annuali, la conservazione nei Paesi in via di sviluppo. L’Accordo Kunming-Montreal, dovrebbe quindi impegnare i Paesi ad arrestare ed invertire la perdita di biodiversità entro il 2030.

Il messaggio di António Guterres

Il 22 maggio è dunque un’occasione per impegnarsi attivamente nella protezione degli ecosistemi fragili e nella promozione di pratiche sostenibili per garantire un futuro in cui l’intera gamma di vita sulla Terra possa prosperare.  In occasione della Giornata, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres ha così aperto il suo messaggio rivolto alle nazioni: “La complessa rete mondiale della diversità biologica sostiene tutta la vita sulla Terra. Eppure si sta disfacendo a una velocità allarmante e la colpa è dell’umanità. Stiamo contaminando la terra, gli oceani e l’acqua dolce con l’inquinamento tossico, distruggendo paesaggi ed ecosistemi e alterando il nostro prezioso clima con le emissioni di gas serra. La decimazione della biodiversità danneggia lo sviluppo sostenibile oggi e crea un domani pericoloso e incerto”.

I governi come ruolo guida

Come evidenziato nel comunicato delle Nazioni Unite, “il Quadro Globale per la Biodiversità di Kunming-Montreal offre un percorso per invertire la perdita e ripristinare la biodiversità, creando al contempo posti di lavoro, costruendo resilienza e stimolando lo sviluppo sostenibile”. A tal riguardo, “i governi devono assumere un ruolo guida”. In particolare, l’accordo prevede il raggiungimento di 4 obiettivi finali entro il 2050: riduzione delle minacce alla biodiversità; utilizzo sostenibile della biodiversità, valorizzazione e conservazione dei benefici che offre alle persone; condivisione equa dei benefici, economici e non, derivanti dalle risorse genetiche, che includa anche le popolazioni indigene; implementazione e accessibilità per tutte la Parti agli strumenti necessari all’attuazione dell’accordo, inclusi quelli finanziari, tecnici, scientifici, tecnologici.

Un’azione urgente entro il 2030

Per raggiungere questi obiettivi finali entro il 2050, i Paesi devono “immediatamente adoperarsi per raggiungere 23 target specifici entro il 2030” come adottare strumenti di pianificazione efficaci nella gestione e uso dei territori: il 30% delle aree marine e il 30% delle aree terrestri devono diventare area protetta o sottoposta ad altre modalità efficaci di tutela, riconoscendo e rispettando i diritti delle popolazioni indigene e delle comunità locali e integrare i valori della biodiversità nei processi produttivi. Per esempio, in agricoltura sviluppare pratiche agro-ecologiche e l’intensificazione sostenibile.

Tutti siamo ‘parte del piano’

“Essere parte del Piano” è il tema scelto nel 2024. Come ci ricorda la Giornata internazionale per la diversità biologica di quest’anno – rammenta il Segretario Generale Guterres – tutti noi siamo “parte del piano”, tutti abbiamo un ruolo da svolgere. Le popolazioni indigene, le imprese, le istituzioni finanziarie, le autorità locali e regionali, la società civile, le donne, i giovani e il mondo accademico devono lavorare insieme per valorizzare, proteggere e ripristinare la biodiversità in modo vantaggioso per tutti”. Nel suo messaggio, António Guterres sottolinea l’urgenza di “agire, per mettere la biodiversità su un percorso di recupero. E costruiamo l’ambizione per la COP16 della CBD in ottobre, per proteggere il Pianeta e creare un futuro più sostenibile per tutti noi”.

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