Una recente relazione pubblicata dall’Organizzazione mondiale della sanità per l’Europa, basata su un’indagine che ha coinvolto un campione di 280.000 adolescenti intervistati, evidenzia un diffuso consumo di alcol, di sigarette elettroniche e di cannabis tra i giovani del continente. L’indagine sulla “sperimentazione di sostanze tra i giovani” mostra come oltre la metà dei quindicenni europei intervistati ha provato l’alcol e il 20% ha già utilizzato sigarette elettroniche. Un ulteriore dato allarmante, seppur in leggero calo rispetto al precedente report, è quello dell’uso di cannabis: il 12% dei giovani intervistati ha risposto di averne fatto uso. “Un quadro decisamente preoccupante – avverte l’Oms – quello del consumo di sostanze da parte degli adolescenti, con una riduzione del divario di genere nell’uso di sostanze. Le conseguenze a lungo termine di queste tendenze sono significative e allarmanti e richiedono l’attenzione immediata dei politici”.
Uso di alcol e di e-cig
L’alcol è la sostanza più frequentemente consumata, con il 57% dei quindicenni che l’ha provata almeno una volta e il 37% (4 su 10) che ne ha fatto uso nei 30 giorni antecedenti all’indagine. Circa un adolescente su dieci (il 9%) ha dichiarato di aver sperimentato un “significativo stato di ubriachezza” almeno due volte nella vita (un dato, come mostrano i risultati dell’indagine, che aumenta con l’età). Il 32% dei quindicenni intervistati ha riferito di aver utilizzato la sigaretta elettronica e il 20% ha sottolineato di averne fatto uso negli ultimi 30 giorni, contro il 25% dei quindicenni che hanno fumato una sigaretta convenzionale nella loro vita. “Questa transizione verso le sigarette elettroniche come scelta più popolare rispetto alle sigarette convenzionali – afferma l’Oms – richiede interventi mirati per affrontare tale preoccupazione emergente per la salute pubblica, comprese azioni contro l’inserimento di prodotti dannosi nei videogiochi, programmi di intrattenimento e altri contenuti rivolti ai giovani tramite piattaforme multimediali”.
Gli adolescenti devono essere protetti
Riguardo al consumo di cannabis, i dati evidenziano un lieve calo: la percentuale dei quindicenni che dichiara di averne fatto uso passa dal 14% nel 2018 al 12% nel 2022. Il consumo precoce di cannabis, sottolinea l’Oms, “può portare alla dipendenza e a modelli di consumo problematici più avanti nella vita. Gli sforzi di prevenzione mirati agli adolescenti sono fondamentali per mitigare questi rischi e promuovere scelte sane”. Hans Henri P. Kluge, direttore regionale dell’Oms per l’Europa afferma: “L’uso diffuso di sostanze nocive tra i bambini in molti paesi della regione europea e oltre rappresenta una grave minaccia per la salute pubblica; considerando che il cervello continua a svilupparsi anche dopo i 25 anni, gli adolescenti devono essere protetti dagli effetti di prodotti tossici e pericolosi. Sfortunatamente, i bambini oggi sono costantemente esposti al marketing online mirato di prodotti dannosi, mentre la cultura popolare, come i videogiochi, li normalizza”.