Joseph I. Lieberman, l’instancabile senatore per quattro mandati del Connecticut, noto per la sua indipendenza politica e primo ebreo candidato alla vicepresidenza per un grande partito negli Stati Uniti nel 2000, è deceduto a New York all’età di 82 anni. La morte è stata provocata da complicanze in seguito a una caduta. Lieberman, democratico centrista, ha sempre sostenuto temi quali il diritto all’aborto, la tutela dell’ambiente, i diritti LGBTQ+ e una regolamentazione delle armi da fuoco, pur non esitando a discostarsi dall’ortodossia del suo partito. Il suo appoggio all’invasione dell’Iraq nel 2003 e alle successive azioni belliche, via via meno popolari, minò la sua corsa alla candidatura presidenziale democratica nel 2004 e lo portarono a perdere il sostegno dei democratici del Connecticut per il suo quarto mandato al Senato nel 2006. Tuttavia, riuscì a mantenere il suo seggio in Senato candidandosi come indipendente e guadagnando il favore di repubblicani e indipendenti.
Il coraggio
La sua transizione da candidato vicepresidenziale con Al Gore nel 2000 a fervente sostenitore di John McCain, candidato repubblicano alla presidenza nel 2008, ha segnato un cambiamento senza precedenti nella politica americana contemporanea. Nel suo discorso alla convention repubblicana, Lieberman lodò McCain per il suo coraggio e i suoi successi, mentre criticò Barack Obama per la sua scarsa esperienza. Durante viaggi in Iraq e altre zone di conflitto, Lieberman e McCain svilupparono una stretta amicizia e un’alleanza basata sul sostegno alla guerra in Iraq, inclusa l’approvazione della strategia di Bush del 2007 di incrementare le truppe americane con la cosiddetta “surge”. McCain considerò seriamente di scegliere Lieberman come suo vicepresidente ma fu dissuaso dai suoi consiglieri, preoccupati che le posizioni di Lieberman, specialmente sul diritto all’aborto, avrebbero creato scompiglio nella convention e diviso il partito.
