Dopo i valori record toccati a novembre 2023 (i più alti da 15 anni), il tasso sui mutui erogati alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono scesi al 4,82, registrando una flessione del -0,10% rispetto a novembre e segnando il secondo calo da quando è iniziata la stretta monetaria della Bce nel luglio del 2022. È quanto emerge dalla pubblicazione statistica “Banche e moneta: serie nazionali” della Banca d’Italia. Il Report rivela inoltre che i tassi di interesse sui nuovi prestiti alle imprese si sono ridimensionati, attestandosi 5,46%, in frenata rispetto al 5,59% del mese di novembre. Per quanto riguarda le famiglie, il tasso sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è leggermente ridotto al 10,16%, rispetto al 10,27% di novembre, mentre per le imprese i tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono passati dal 5,59 del penultimo mese dell’anno al 5,46% di dicembre 2023. Bankitalia precisa, infine, che i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a 1 milione di euro si sono collocati al 5,28% e i tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,96%, rispetto allo 0,95 del mese di novembre.
I prestiti bancari
ll rapporto di Bankitalia fotografa anche l’andamento dei volumi dei prestiti bancari al settore privato. Quest’ultimi, stando ai dati contenuti pubblicazione statistica “Banche e moneta: serie nazionali”, risultano in calo del 2,8% rispetto al mese di dicembre 2022. Andando nello specifico, i prestiti alle famiglie si sono ridotti dell’1,3% nel corso del 2023, mentre quelli alle società non finanziarie sono scesi del 3,7%. Il report fa notare, inoltre, che i depositi del settore privato hanno subito una consistente flessione del 3,1% e la raccolta obbligazionaria è cresciuta esponenzialmente del 19,3% rispetto a dicembre 2022. Bankitalia, dunque, conferma la riduzione del tasso dei mutui erogati ma anche una decelerazione dei prestiti a famiglie e imprese a causa anche del periodo che sta attraversando il nostro Paese.
Il rialzo di novembre
Tuttavia, a novembre, prima del calo registrato nell’ultimo mese dell’anno, il tasso sui mutui erogati alle famiglie dalle banche in Italia si era attestato a una quota pari al 4,92%, in rialzo rispetto al 4,72% di ottobre. La quota di questi prestiti con periodo di determinazione iniziale del tasso fino a 1 anno si era attestata al 22%, in calo rispetto al 35% del mese di ottobre, mentre il Tasso Effettivo globale medio (Taeg) sulle nuove erogazioni di credito al consumo si era collocato al 10,27%, in calo rispetto al 10,45% del mese precedente. I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie erano stati pari al 5,59% (5,46 nel mese precedente), quelli per importi fino a 1 milione di euro erano stati pari al 5,98%, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si erano collocati al 5,30%. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere, infine, erano stati pari allo 0,95 per cento, in crescita rispetto allo 0,92% del mese di ottobre.