lunedì, 16 Dicembre, 2024
Agroalimentare

Crea: nel terzo trimestre 2023 settore agroalimentare in lieve crescita

Il settore agroalimentare registra un lieve miglioramento della performance economica nel terzo trimestre 2023, con un leggero aumento del Pil nei confronti del trimestre precedente (+0,1%) e del terzo trimestre del 2022 (+0,1%), a cui però corrisponde una flessione del valore aggiunto pari al -3,1% (dati tendenziali. In particolare, l’agricoltura registra una flessione pari al -3,1%, l’industria una flessione pari al -1,3%, mentre i servizi registrano una lieve crescita pari al + 0,8%. È quanto emerge dalla fotografia scattata nel terzo trimestre del 2023 da CREAgritrend, il bollettino trimestrale messo a punto dal CREA, con il suo Centro di Ricerca Politiche e Bioeconomia. Rispetto allo stesso periodo del 2022, fra luglio e settembre 2023, ha subito una contrazione l’indice della produzione sia per l’industria alimentare (-3,5%) con il picco a luglio (-4,6%) e sia per l’industria delle bevande (-8,6%), mentre quello del fatturato cresce sia sul mercato estero, sia su quello interno: rispettivamente +4% nel complesso e +8% sui mercati esteri per l’industria alimentare, +6% e +6% per quella delle bevande.

Import ed export

Le esportazioni agroalimentari si attestano sui 15,5 miliardi (+3,2% circa rispetto al III trimestre 2022), ma confermano anche un leggero rallentamento rispetto ai trimestri precedenti verso tutti i principali mercati esteri.  In aumento anche le importazioni, che raggiungono i 15,5 miliardi e riguardano tutti i principali fornitori dell’Italia, con alcune eccezioni quali il Brasile (-26,7%). I prodotti maggiormente esportati sono stati ortaggi trasformati (+12%) e i derivati dei cereali (+4,7%). Sul fronte delle importazioni si segnalano aumenti in valore molto elevati per le carni fresche e congelate primo comparto di importazione, a fronte di cali per altri importanti comparti, come il lattiero-caseario e gli “oli e grassi”. I dati raccolti dal 1° ottobre al 3 dicembre 2023 evidenziano un rafforzamento del clima di fiducia nei confronti del settore, con una prevalenza dei giudizi positivi e molto positivi pari al 73,2%, (+3,8% rispetto allo scorso periodo). I giudizi negativi e molto negativi (pari al 24,7) e i neutrali (2,2%) hanno subito una lieve diminuzione rispetto al trimestre precedente.

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