Intorno alle 12.30 una devastante deflagrazione alla Sabino Esplodenti di Casalbordino, Paese in provincia di Chieti, ha causato la morte di almeno tre operai. Sul posto sono accorsi immediatamente Vigili del Fuoco, Carabinieri e personale sanitario e in queste ore le cause dell’esplosione sono ancora in corso di accertamenti. Le tre vittime di sesso maschile erano originarie di Lanciano (Chieti), di Casalbordino (Chieti) e di Palata, in provincia di Campobasso.
L’incidente del 2020
La fabbrica che smaltisce e recupera polvere da sparo da bonifiche già il 21 dicembre 2020 era stata protagonista di un altro incedente dove persero la vita altri 3 operai dell’azienda (Carlo Spinelli di 54 anni, Polo Pepe di 45, e Nicola Colameo di 46), a causa di un’esplosione di una cassetta che conteneva numerosi razzi di segnalazione. Dall’inchiesta scaturita da questo incidente era emerso che tra il 2012 e il 2017 si era sfiorata la tragedia almeno cinque volte. Sono stati 10 gli indagati accusati di omicidio colposo plurimo e l’udienza preliminare era fissata per Giovedi 14 settembre 2023. Ma non è l’unico precedente. nel 2009 due lavoratori fabbrica rimasero gravemente feriti da un’altra esplosione, mentre nel 1992 l’operaio Bruno Molisani fu ucciso dall’innesco di una spoletta.