A parlare della Tassa Piatta (15% al fisco e allo Stato il resto all’impresa per i suoi investimenti, pagamenti di stipendi e progetti di sviluppo), è il direttore della Confederazione Nazionale Artigiani (CNA), Graziano Di Costanzo che ricorda come a frenare sviluppo e occupazione, siano proprio le troppe incombenze burocratiche legate al fisco e la mancanza di accesso al credito. Strettoie che la Flat Tax potrebbe superare dando una mano agli artigiani.
“La Flat Tax è utile, perché permette alle nuove imprese – in particolare quelle fondate da giovani – di decollare”, sottolinea Di Costanzo, “un nuovo regime di tassazione uguale per tutti permette di dare un aiuto alle piccole imprese perché riduce la burocrazia, migliora l’accesso al credito, che è uno dei problemi maggiori per gli artigiani”.
L’appello degli artigiani è rivolto al Governo Nazionale affinché dia una vera svolta alle iniziative produttive. “Bisogna sbloccate le grandi opere, dare il via libera ai cantieri, abbassare la tassazione. E nel contempo dare un colpo netto alla burocrazia che per il mondo delle piccole aziende è un ostacolo fortissimo alla crescita. Si tratta di promesse che il governo aveva fatto e che ora sono rimaste ferme. Per l’economia si è parlato solo di Mini BOT, una idea dannosa che non porterà nessun beneficio”.
Infine, un problema che segna la vita è la morte di una piccola impresa è l’accesso al credito. Per il dirigente della CNA il rapporto tra imprese e banche è sempre più difficile e penalizzate per gli artigiani. “Il mancato accesso al credito”, conclude Di Costanzo, “rappresenta una vera e propria piaga, abbiamo le banche che da anni hanno stretto i cordoni della borsa soprattutto verso un mondo, quello degli artigiani, fatto di piccole e medie imprese che soffrono tanto da non poter beneficiare di linee di credito.
Da parte nostra possiamo rispondere solo con i consorzi fidi, ma il Governo centrale e quello Regionale devono intervenire in modo rapido e chiaro con riforme e iniziative di sostegno agli artigiani”.