mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Economia

Eurozona. Inflazione giù al 5,3%. Meno ricchi nel mondo

Rispetto a un anno fa, nella zona euro (l’insieme degli Stati membri dell’Unione europea che adottano l’euro come valuta ufficiale) il tasso annuo di inflazione (l’indicatore della variazione relativa nel tempo del livello generale dei prezzi) è nettamente in calo. Lo dicono i numeri di Eurostat: a luglio del 2022 era allʼ8,9%, dopo 365 giorni è al 5,3%. Una diminuzione anche dallo scorso mese di giugno, quando era al 5,5% (tra i Paesi più importanti, solo la Spagna ha invertito il trend decrescente: da 1,6% di giugno al 2,1% di luglio. In Italia a luglio l’indice dei prezzi al consumo è sceso al 6,3% annuale dal 6,7% di giugno).

Dati positivi

Stesso discorso per l’Unione europea dove l’inflazione si è attestata al 6,1% rispetto al 6,4% di giugno (un anno prima era a 9,8%). Insomma, dati più che positivi per l’economia del vecchio continente dove Belgio, Lussemburgo e Spagna hanno fatto registrare i tassi annuali più bassi: viceversa, quelli più alti, si sono avuti in Ungheria, Slovacchia e Polonia. In generale, rispetto allo scorso giugno, l’inflazione annuale è diminuita in 19 Stati membri dell’Ue, è rimasta stabile in uno ed è aumentata in sette. A luglio, il contributo maggiore al tasso d’inflazione annuale dell’area dell’euro è venuto dai servizi (+2,47), seguiti da alimentari, alcolici e tabacco (+2,20), beni industriali non energetici (+1,26) ed energia (-0,62). L’Ufficio statistico dell’Unione europea ha anche fatto il punto in merito alla produzione nel settore delle costruzioni in merito al mese di giugno: nell’area dell’euro è diminuita dellʼ1%, nell’Ue dello 0,6%. Numeri che quindi sono in discesa rispetto a maggio, quando la produzione era salita rispettivamente dello 0,2% e dello 0,3%. Paragonando questi dati al giugno 2022, la produzione nelle costruzioni è diminuita dello 0,3% nell’area dell’euro ed è rimasta invariato nella Ue.

Ci sono meno ricchi

Intanto secondo un’analisi di Credit Suisse, a causa di inflazione e apprezzamento del dollaro nel 2022 c’è stato un calo della ricchezza a livello globale, il primo dalla crisi che ci fu nel 2008. Nello specifico, la ricchezza privata nel mondo è scesa del 2,4%, con una perdita di 11.300 miliardi. La riduzione maggiore riguarda le famiglie in Nord America ed Europa. Nonostante l’impatto delle sanzioni, la Russia ha registrato invece un forte aumento con 56 nuovi milionari. A livello globale il numero di milionari è sceso di 3,5 milioni, arrivando a 59 milioni di persone.

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