domenica, 17 Novembre, 2024
Politica

Cdm. Taxi, lite e compromesso. Più licenze ma non cumulabili

Ok al decreto “salva processi” Nuovo piano cybersicurezza

I problemi maggiori per il Presidente del Consiglio finora sono venuti non dalle opposizioni ma da dichiarazioni di personaggi interni alla maggioranza.

Tutto in un solo Cdm poi per i ministri le ferie. Ieri a Palazzo Chigi l’esecutivo del Governo Meloni ha dato il via libera a numerosi provvedimenti ma nel pomeriggio, e in serata poi, si è consumato il braccio di ferro tra Governo e tassisti, per il tema più atteso e controverso, la riforma delle licenze dei tassisti. Alla fine si è arrivati ad un compromesso.

Taxi, no cumulo delle licenze

Dopo il muro contro muro tra ministero delle imprese e sindacati è arrivata una mini svolta, che tuttavia – pur non avvicinando di molto le parti –  apre all’ipotesi di un accordo. Il decreto è stato modificato dal Consiglio dei ministri, cancellando quello che i tassisti considerano il Cavallo di Troia: il cumulo delle licenze. Il Governo ha escluso l’ipotesi di cumulabilità delle licenze definitive per i taxi, contestata dai sindacati dei tassisti. Le città metropolitane, i capoluoghi e i Comuni sede di aeroporti internazionali potranno quindi bandire il concorso straordinario, sino a un incremento del 20% rispetto alle licenze esistenti, aperto a nuovi operatori, con una procedura “più celere, certa e semplificata” rispetto all’assetto normativo previgente. Analoghe semplificazioni e accelerazioni sono previste per le procedure inerenti le licenze temporanee, prorogabili per 24 mesi.

Tutti pronti alla serrata

La mediazione del ministro per le imprese e il Made in italy, Adolfo Urso non aveva convinto i tassisti che nel pomeriggio avevano  annunciato una prossima serrata. “No a questo decreto così fatto non deve essere convertito in legge. Sciopero generale e mobilitazione sarà la nostra risposta”, commentava al termine del tavolo tra ministro e sindacati, la sigla Unica Cgil, che non vedeva spazi di accordo. “Le leggi vigenti già consentono ai sindaci di intervenire sugli organici nonché di migliorare ed efficientare i servizi”.

Il fronte sindacale si è mostrato unito, dalla Cgil a all’Ugl nel dire no alla bozza di decreto che prevedeva la possibilità di concedere altre licenze, ma solo già chi è intestatario di un’autorizzazione. “Ci viene imposto ilcumulo delle licenze per i tassisti e ce lo pongono come un regalo”, accusava Carlo Di Alessandro di Federtaxi Cisal, “Non vogliamo regali. Per noi è un cavallo di Troia e siamo contrari”.

La mezza delusione del Ncc

Se per i Taxi c’è stata una mezza schiarita anche per i Ncc sono in serata arrivate delle notizie più confortanti. Ci sarà un aiuto per l’acquisto dei taxi previsto il raddoppio dell’ecobonus, lo stesso beneficio riconosciuto anche agli Ncc. Sburocratizzato lo strumento della doppia guida.

Le imprese di Noleggio con conducente tuttavia si aspettavano di più. “Dopo l’incontro con Urso”, sottolinea il presidente di Federnoleggio, Luigi Pacilli, “ed il decreto asset investimenti che parte oggi sono rimasti pochi dubbi: la politica non riesce a capire che, nonostante l’apprezzabile impegno dovuto alla contingente emergenza di mancanza taxi, non basterà aumentare l’organico taxi del 20% ma neanche del doppio. Nel merito sono rimaste inascoltate tutti i suggerimenti Ncc”. La Ncc Confesercenti si dichiara delusa, per “l’assoluta noncuranza nei confronti del mondo Ncc”.  La conclusione dei sindacati dei Ncc è amara: “Per il Governo noi Ncc non siamo 40mila aziende che fatturano, occupano e rendono un servizio eccellente di mobilità a italiani e turisti: siamo ancora solo coloro che disturbano i tassisti”.

La riforma decolla a metà

Eppure il ministro Urso prima dell’incontro era fiducioso per lui il decreto taxi  rappresentava: “Un percorso di riforma legislativa per un settore strategico per il Paese”. Secondo l’ipotesi di accordo presentato dal Governo per far fronte alle criticità legate al comparto dei taxi, si intendeva consentire ai Comuni di rilasciare, in via sperimentale, a titolo gratuito o a titolo oneroso, licenze aggiuntive per l’esercizio del servizio di taxi per fronteggiare uno straordinario incremento della domanda legato a grandi eventi o a flussi di presenze turistiche superiori alla media stagionale. In serata poi la decisione del Cdm di togliere dal decreto il cumulo delle licenze.

Il decreto omnibus

Il Consiglio dei ministri ha poi varato altri provvedimenti con decisioni che vanno dal contrasto al caro voli, alla messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti alla ricostruzione post-alluvioni, alla proroga fino al 31 ottobre 2024 della cigs per i lavoratori Alitalia. Tra le misure di competenza del Ministero delle Imprese, anche norme sulla golden power, attrazione degli investimenti e anche l’anticipazione di alcune misure urgenti del più vasto Piano Nazionale per la Microelettronica.

Ponte, ok ai compensi

Cdm ha approvato la deroga al tetto dei compensi per i super esperti che lavoreranno per la realizzazione del Ponte sullo Stretto. Una norma che era stata sollecitata dal Mit di Matteo Salvini, per garantire il coinvolgimento dei migliori professionisti.

Autotrasporto norma anticrisi

Tra i provvedimenti approvati c’è l’esclusione del settore dell’autotrasporto merci dalle competenze dell’Art-l’Autorità di Regolazione dei Trasporti, con la conseguente soppressione del contributo annuale da parte degli autotrasportatori, per venire incontro alla crisi del comparto. È una norma voluta dal ministro dei trasporti Salvini.

Rafforza, la cybersicurezza

Il decreto asset approvato dal consiglio dei ministri, contiene anche norme in materia di golden power per monitorare il trasferimento all’estero di tecnologia particolarmente critica, anche quando questo trasferimento avvenga infragruppo. Con le norme si autorizza l’esercizio dei poteri speciali quando gli atti e le operazioni riguardino l’intelligenza artificiale, i macchinari per la produzione di semiconduttori, la cybersicurezza, le tecnologie aerospaziali, di stoccaggio dell’energia, quantistica e nucleare.

Giustizia, piromani e cultura

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto omnibus giustizia, che contiene anche le nuove norme sugli incendi, l’8 per mille alle tossicodipendenze e la riorganizzazione del Ministero della cultura.

Decreto “salva processi”

Tra le questioni a cui il Cdm ha dato il via libera c’è quello sulle intercettazioni e reati di criminalità organizzata, con la norma “salva-processi” promessa un paio di settimane fa dalla premier Giorgia Meloni. Il Cdm è intervenuto con un decreto legge per tamponare gli effetti di una sentenza della Cassazione. L’allarme era stato lanciato da diverse procure e dal mondo antimafia. Il Governo corre ai ripari. A breve saranno anche approvati, come ha annunciato il ministro degli Affari europei, Raffaele Fitto, una serie di decreti attuativi della riforma Cartabia, legati ai vincoli del Pnrr: si va dal patrocinio a spese dello Stato nella mediazione agli incentivi fiscali, dalla modalità di iscrizione al registro degli organismi di mediazione all’elenco dei formatori.

La sentenza della Cassazione

ha dichiarato illegittime le intercettazioni disposte nei confronti di un imputato che non era accusato direttamente di associazione mafiosa, bensì di un reato ad aggravante mafiosa, cioè commesso al fine di agevolare l’organizzazione. Seguendo questa indicazione della Suprema Corte rischierebbero di saltare i processi in cui le intercettazioni sono state autorizzate secondo il regime previsto per i “delitti di criminalità organizzata”.

Voli, no aumenti e profilazione

Due decisioni in merito al caro voli. Il primo è il divieto di fissare le tariffe in base alla profilazione web degli utenti o sul dispositivo usato. Poi c’è lo stop agli algoritmi che alzano i prezzi per le rotte nazionali di collegamento con le isole se durante un periodo di picco di domanda legata alla stagionalità e se il prezzo di vendita del biglietto o dei servizi accessori è del 200% superiore alla tariffa media del volo.

Tetto in continuità territoriale

Altro intervento del Cdm sulla “continuità territoriale”. Ci sarà un tetto alle tariffe aeree praticabili in continuità territoriale con oneri di servizio pubblico. Secondo la bozza, l’amministrazione competente, fissa “i livelli massimi tariffari praticabili dalle compagnie aeree ove emerga il rischio che le dinamiche tariffarie possano condurre ad un sensibile rialzo legato alla stagionalità o ad eventi straordinari, nazionali o locali”. Il livello massimo tariffario sarebbe indicato nel bando di gara quale requisito oggettivo dell’offerta

Ex Alitalia proroga cigs

Via libera alla proroga fino al 31 ottobre prossimo della cigs per i lavoratori della vecchia Alitalia.
Imprese che fanno ricerca sui semiconduttori avranno un incentivo. Il costo stimato è di 30 milioni di euro nel 2024 e 150 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2025 al 2028. Arriva un credito d’imposta per le imprese, italiane e non, che effettuano investimenti in progetti di ricerca e sviluppo relativi al settore dei semiconduttori.

Strade, fondi ai piccoli Comuni

Troppo strade di piccoli comuni dissestati. Il Cdm interviene istituendo un fondo dal ministero dei Trasporti per gli investimenti stradali nei piccoli comuni con una dotazione di 50 milioni da qui al 2025. Si tratta di risorse destinate ai comuni con meno di 10mila abitanti. Il contributo complessivamente concesso a ciascun comune può essere al massimo di 150mila euro.

Opere pubbliche da ultimare

Opere pubbliche che hanno problemi ad essere portate a termine. Il decreto Omnibus prevede risorse aggiuntive con la bozza che quantifica gli oneri in 156,4 milioni di euro per il 2023, 563,45 milioni di euro nel 2024 e 392,35 milioni di euro nel 2025, ai quali si fa fronte mediante l’utilizzo delle risorse presenti, anche in termini di residui, sul Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche.

Sicilia, mini fondo turistico

Una incentivo per il 2023, sarà destinato ai viaggiatori e agli operatori del settore turistico ricettivo per il rimborso dei costi sostenuti a causa degli eventi eccezionali in Sicilia.

Maxi progetti c’è il commissario

Se il maxi progetto deve accelerare la sua realizzazione avrà un supervisore.
Il Governo potrà dichiarare “interesse strategico nazionale” e nominare un commissario straordinario responsabile della loro realizzazione, puntando così ad accelerare le procedure per i maxiprogetti da almeno un miliardo di euro.

Covid fine isolamento

Nel provvedimento si abolisce l’articolo 10 ter del decreto legge 52 del 2021, che recitava: «A decorrere dal 1 aprile 2022 è fatto divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora alle persone sottoposte alla misura dell’isolamento per provvedimento dell’autorità sanitaria in quanto risultate positive al SARS-CoV-2, fino all’accertamento della guarigione, salvo che per il ricovero in una struttura sanitaria o altra struttura allo scopo destinata». Si potrà, quindi, uscire da casa anche con la positività Covid.

Granchio blu nel mirino del Cdm

Entra tra le decisioni del Cdm la lotta al granchio blu. “Al fine di contenere il fenomeno della diffusione della specie granchio blu (Callinectes sapidus) e di impedire l’aggravamento dei danni inferti all’economia del settore ittico, a decorrere dal primo agosto 2023 è autorizzata la spesa di 2,9 milioni di euro a favore dei consorzi e delle imprese di acquacoltura che provvedono alla cattura ed allo smaltimento”. Il ministro dell’Agricoltura individuerà le aree geografiche colpite dall’emergenza, i beneficiari e le modalità di presentazione delle domande.

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