Conto alla rovescia per la 44a Ryder Cup 2023 che si disputerà, per la prima volta, su suolo italiano, in un Comune limitrofo alla Capitale, esattamente presso il “Marco Simone Golf and Country Club” di Guidonia Montecelio.
Essa avrà luogo il 29 e 30 settembre e domenica 1 ottobre 2023. È quasi tutto pronto, ad iniziare dalla visibilità, il tratto dei famosi quattro lotti – T1 al T4 – della Strada Consolare S.S.5 Tiburtina Valeria tra la Metro B di Rebbia e la Via Palombarese, ingresso del Marco Simone, a cinque minuti dalla maestosa rotonda dello smistamento del traffico al confine della Capitale e del sito in argomento.
Si prevede, infatti, un afflusso notevole di pubblico internazionale e nazionale, con un ulteriore intenso traffico veicolare, per cui il Presidente del IV Municipio di Roma Capitale, nella persona del dr. Massimiliano Umberti, non intendeva farsi cogliere impreparato. Infatti, sin dal suo insediamento, nell’ottobre 2021, ha preso a cuore, tra i numerosi altri atavici problemi ereditati, la questione dei lavori bloccati da oltre un decennio della citata via Consolare, specie in previsione della competizione mondiale che si disputa, appunto, per la prima volta su suolo italiano, nella Capitale. È il 14 dicembre del 2015 quando l’Italia si aggiudica il diritto di ospitare la Ryde Cup 2023 nella prestigiosa sede del “Marco Simone Golf & Country Club, circolo capitolino della nota famiglia Biagiotti.
Si tratta di un grande successo per il golf italiano, che entra cosi nell’élite mondiale di questo sport, essendo l’Italia stata prescelta rispetto alla Germania, alla Spagna e all’Austria, mentre la Danimarca e la Turchia preferivano ritirare le loro candidature.
Di indubbio apprezzamento sono le parole di Richard Hills pronunciate, nei giorni successivi alla designazione durante la sua conferenza stampa, nel salone d’onore del CONI ove ha sede la Federazione Italiana Golf, per aver spinto la Commissione Ryder Cup a scegliere Roma, e che si riportano di seguito: “La candidatura italiana ci ha impressionato per la sua solidità dal punto di vista infrastrutturale, commerciale e di sostegno del Governo, oltre che del settore privato. I programmi di potenziamento e valorizzazione del percorso di gioco sono letteralmente spettacolari, così come l’impegno allo sviluppo del golf nel Paese a tutti i livelli. Non vediamo l’ora di metterci al lavoro insieme con il team italiano per dare vita all’edizione 2023.”
Basta rendersi conto che la Ryder Cup è una competizione sportiva che nasce nel 1927 negli Stati Uniti il cui premio consiste semplicemente nella coppa e nella soddisfazione di carattere morale, non prevedendo alcun elargizione di denaro. Così decise a suo tempo il vincitore inglese Samuel Ryder (1858-1936), un appassionato di golf al cui sport è stato dedicato il proprio cognome, all’atto della sua vincita proprio nella prima edizione del 1927.
Nel tempo negli Stati Uniti, fino all’ultima edizione del 2021, vi sono state ben 28 vittorie, mentre in Europa 15. Conoscerne la storia, le tecniche di gioco, singolo e in coppia e le varie fasi giornaliere che si disputano, attualmente su 18 buche, mentre, inizialmente, erano molto di più, è davvero molto interessante e non solo.
Non si può non ricordare, comunque, la partecipazione a tale gara di nostri connazionali come Costantino Rocca che vi prese parte negli anni 1993, 1995 e 1997, mentre i fratelli Francesco e Edoardo Molinari vi hanno partecipato in contemporanea nel 2010 e Francesco Molinari da solo nelle edizioni 2012 negli Stati Uniti e in Francia nel 2018.
Una caratteristica è data dalla frequenza biennale di tale evento, nota negli anni dispari, dal 1927, tranne qualche eccezione, come per l’anno dell’attentato alle Torri Gemelli 2001, rinviata al 2002 e cosi, biennalmente, fino al 2018, per poi riprendere la tradizione dal 2021 ed ora 2023 presso suolo italiano, con l’auspicio di uscirne vincitori.