I Paesi ricchi si sono già assicurati il triplo delle dosi dell’antivirale anti Covid Paxlovid prodotto da Pfizer e raccomandato dall’OMS rispetto ai Paesi a basso e medio reddito, pur rappresentando appena il 16% della popolazione mondiale. Lo rivela un nuovo studio realizzato dall’Alleanza popolare internazionale per i Vaccini, di cui fanno parte fra gli altri Oxfam ed Emergency.
A denunciarlo sono le due organizzazioni no profit, precisando che per l’anno in corso l’Italia ha opzionato 600 mila trattamenti di Paxlovid, anche se finora ne ha utilizzati poco più di 82.000. Solo un quarto degli ordini è destinato ai Paesi a medio e basso reddito, spiegano le organizzazioni, mentre la percentuale della popolazione vaccinata è ancora sotto il 20% nei Paesi poveri e in quelli ricchi si supera il 74%.
In vista della riunione dell’Organizzazione Mondiale del Commercio per l’estensione dell’accordo sulla sospensione dei brevetti, in programma per domani a Ginevra, Oxfam ed Emergency lanciano un appello urgente agli Stati membri, affinché concordino immediatamente un’estensione della deroga sulle norme di proprietà intellettuale che includa i trattamenti e i test, tale da consentire ai Paesi in via di sviluppo di produrre per i propri cittadini e di esportare, garantendo cure essenziali a prezzi contenuti.