“Farsi prossimi significa anche abbattere le distanze, fare in modo che non ci siano malati di ‘serie A’ e di ‘serie B’, mettere in circolo le energie e le risorse perché nessuno sia escluso dall’assistenza socio-sanitaria. Quando un Paese perde questa ricchezza che è la sanità pubblica, incomincia a fare distinzioni tra la popolazione, coloro che hanno accesso, che possono avere sanità, a pagamento, e coloro che sono senza servizio sanitario. Per questo è una ricchezza vostra, qui in Italia, la sanità pubblica: non perderla, per favore, non perderla”.
Così Papa Francesco ricevendo in udienza i dirigenti della Confederazione Federsanità. “In una società che rischia di vedere i malati come un peso, un costo, occorre rimettere al centro ciò che non ha prezzo, non si compra e non si vende, cioè la dignità della persona”, ha aggiunto. “Le patologie possono segnare il corpo, confondere i pensieri, togliere le forze, ma non potranno mai annullare il valore della vita umana, che va tutelata sempre, dal concepimento alla fine naturale. Auspico che la ricerca e le varie professioni sanitarie abbiano sempre questo orizzonte” ha sottolineato il Santo Padre.
Infine, da Papa Francesco arriva un monito: “Occorre invece lavorare perché tutti abbiano accesso alle cure, perché il sistema sanitario sia sostenuto e promosso, e perché continui a essere gratuito. Tagliare le risorse per la sanità è un oltraggio all’umanità”. (ITALPRESS).
Fonte foto: Andrea Giannetti Imagoeconomica