Salvatore Sardisco, forte dei suoi trenta anni di servizio in casa Polizia Penitenziaria, da alcuni anni svolge (con zelo e passione) anche il ruolo di coordinatore nazionale del sindacato Fsi/Usae, un impegno non indifferente che da subito ha sentito come una “Missione” da condividere con poliziotti e poliziotte che indossano una divisa che richiama la vita oltre le sbarre, una di quelle che richiede ascolto, rieducazione del condannato e principalmente tutela del personale.
Oggi nell’agenda di Sardisco un incontro a Pavia proprio per dare voce a quel decalogo che richiama il senso profondo di un sindacato che a Roma ha la sua sede centrale con figure di primo piano come Paola Saraceni che da “sempre” porta avanti i bisogni e le attese di chi ha diritto di essere quantomeno ascoltato nelle stanze dei Palazzi Istituzionali. Salvatore Sardisco riscuote successo già in Sicilia e grazie alla collaborazione di validi colleghi della Polizia Penitenziaria – ha avuto modo di presentare le strategie di confronto che questo sindacato mette a disposizione di chi ha qualcosa da condividere per il bene e la tutela dello stesso poliziotto penitenziario. Oggi staffetta a Pavia sicuramente per incassare un altro consenso che già si prevede più che positivo.
“Credo molto nelle aspettative dei colleghi -dice Sardisco prima di imbarcarsi per Pavia- e la loro stima e fiducia mi porta sempre più a fare di tutto perché dal Governo arrivino celermente risposte e fatti concreti che diano serenità sicurezza e tutela a un lavoro ricco di responsabilità come quello della Polizia Penitenziaria. I principi della Costituzione Italiana ci tutelano e ci incoraggiano e il Sindacato è chiamato ogni giorno a far rispettare quanto di più sacrosanto spetta a un uomo e un a donna che nella realtà carceraria porta la sua professionalità, il senso di servizio e quanto di vero e di buono sa dare in tutto ciò che svolge. “Da Roma, intanto, non tarda ad arrivare il plauso per questa “missione” che Salvatore Sardisco sta portando avanti in tutto il Paese.