Anche quest’anno i più importanti monumenti e le principali piazze italiane sono rimaste al buio per una notte in occasione della diciottesima Giornata Internazionale del Risparmio energetico più responsabile e sostenibile. “M’illumino di Meno” infatti, è l’iniziativa lanciata nel 2005 dalla trasmissione Caterpillar di Radio2, in occasione dell’entrata in vigore del protocollo di Kyoto, cui aderisce ogni anno anche la Presidenza della Repubblica in onore della giornata del “silenzio energetico”. “Questo momento storico ci fa rendere conto di quanto sia importante ridurre gli sprechi. Il risparmio energetico è un comportamento intelligente, rispettoso di chi è mento fortunato di noi e un pilastro della Transizione Ecologica”, commenta su Twitter la “M’illumino di Meno” il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani.
I progressi europei nel campo delle rinnovabili
Gli aumenti del costo delle bollette e l’inquinamento ambientale spingono sempre più a ridurre i consumi superflui e a potenziare la produzione di energia da fonti rinnovabili eco-sostenibili. Secondo l’analisi trimestrale dell’Enea, tra il 2015 e il 2019 effettivamente in Europa c’è stata una crescita complessiva dei brevetti relativi alle tecnologie low-carbon. Danimarca, Germania e Spagna si sono specializzate nello sfruttamento dell’energia eolica tanto da detenere il più del 50% dei brevetti del settore. Austria, Francia e Svezia si sono, invece, maggiormente vocate alle tecnologie relative alla mobilità elettrica mentre nei Paesi Bassi si registra la maggior crescita tecnologica in Europa nel campo del fotovoltaico.
I progressi italiani
L’Italia è il terzo produttore di rinnovabili in Europa. L’idroelettrico è dominante dove il terreno presenta forti pendenze, come lungo l’arco alpino e la dorsale appenninica. Il fotovoltaico è più presente al sud, soprattutto nelle grandi isole, Sicilia e Sardegna, mentre l’energia geotermica ha come polo d’eccellenza la Toscana, proiettando ottimisticamente il Paese al raggiungimento degli obiettivi fissati dal Piano Nazionale Integrato per l’energia e il clima 2030 (PNIEC).