venerdì, 26 Aprile, 2024
Economia

Piano Gol: pronti 7 miliardi. Formazione per 3 milioni

Le tappe sono forzate ma il Piano Garanzia per l’occupabilità è stato già trasferito dal tavolo del Ministero del Lavoro a quello delle Economia e Finanze, e per il 31 dicembre dovrà essere approvato. Da gennaio si assisterà ad un cambiamento globale delle politiche del lavoro e della formazione.

Piano Gol, le risorse

L’obiettivo del governo, sottolineato da Draghi, è incentivare e concentrare le azioni economiche su formazione e politiche attive del lavoro. Un progetto da tempo caldeggiato dalle forze politiche e, soprattutto, dalle imprese che sollecitano percorsi formativi e incentivi per ridare slancio alle attività di lavoro e delle professioni.
Gol avrà complessivamente un fondo di oltre 7 miliardi di euro, un maxi impegno economico per un mix di risorse nazionali unite a quelle provenienti dal PNRR.

Coinvolgere i giovani

Le strategie di Garanzia per l’occupabilità sono molteplici, con un filo conduttore unico: creare maggiori opportunità di impiego per quanti cercano una occupazione, ma anche ricollocare chi ha perso il lavoro.
Fino a ricreare possibilità di impiego per i giovani che non studiano e non lavorano. Per portare a termine gli obiettivi la dotazione economica è stata “spacchettata” per diverse esigenze: 600 milioni per disoccupati-cassintegrati; mentre per l’attuazione del programma Gol ci sono 4,9 miliardi tra Recovery Plan e React-Eu; c’è poi il Fondo nuove competenze, per riqualificare i lavoratori in servizio, che può contare su 1,7 miliardi.

I tempi di attuazione

Il ministro del lavoro, Andrea Orlando segue i progetti in dirittura d’arrivo con particolare attenzione. Il testo della riforma è passato dal lavoro al ministero per l’economia e le finanze, ed è ora sul tavolo del ministro Daniele Franco. Un percorso previsto dal Pnrr, mentre l’approvazione di Gol dovrà essere fatta entro la fine di dicembre. La messa in opera di Gol segnerà una accelerazione di tutte le politiche attive del lavoro e della formazione, che scontano ritardi, e problemi storici, con il paradosso che ci sono troppi disoccupati e nel contempo tante aziende cercano lavoratori che sono introvabili.

I risultati attesi

In più occasioni è stato osservato che Garanzia Occupabilità per il lavoro è un piano ambizioso sia per l’impiego di fondi sia per i risultati che si intendono centrare. Il primo numero è quello di dare risposte concrete a una prima platea di 800mila lavoratori. Ma complessivamente il bacino di utenti di Gol supereranno i 3 milioni di persone. Si tratta di lavoratori o disoccupati che saranno presi in carico e coinvolti in attività di formazione e riqualificazione professionale. Nel Piano è previsto che in 300mila avranno sostegni didattici per il rafforzamento delle competenze digitali, – più del 55% degli individui di età compresa tra i 16 e i 74 anni è privo di competenze digitali di base rispetto a una media Ue del 44% -. Ci sarà poi da seguire e provvedere a corsi di formazione per 2,1 milioni di giovani che non studiano, non si formano e non lavorano i cosiddetti Neet. C’è inoltre un problema di riqualificazione dei lavoratori. Oltre metà della popolazione adulta italiana in età lavorativa ha necessità di una riqualificazione, un solo dato per capire: si calcolano in 13 milioni gli adulti con un basso livello di istruzione.

Percorsi lavoro e studio

In sintesi il Piano Gol proietterà la sua azione in 5 linee di intervento. Dai disoccupati, cassintegrati, ai percettori del Reddito di cittadinanza, alle persone svantaggiate con percorsi di aggiornamento o riqualificazione. C’è poi il Sistema duale dedicato ai giovani tra i 15 e i 25 anni. Il sistema prevede di avere, entro il 2025, 135mila ragazzi impegnati in percorsi che uniscano lezioni in aula e formazione direttamente “on the job”. C’è poi il capitolo impegnativo destinato ai lavoratori delle imprese che hanno stipulato accordi
collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro. Aumentano infatti sempre più i casi di maestranze che hanno necessità di corsi di formazione per accedere con maggiori qualifiche e professionalità alle innovazioni di processo, prodotto o di organizzazione. Gli strumenti proposti da Gol sono eterogenei e saranno utili a fronteggiare i fabbisogni di nuove competenze, in particolare quelli previsti dalle transizioni digitali ed ecologiche e dagli effetti della pandemia.

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