I centri specialistici di cura che seguono i pazienti fragili in Puglia sono al lavoro per dare una spinta alle vaccinazioni, in linea con la nuova circolare del presidente della Regione Puglia e del direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro che stabilisce per queste fasce di popolazione la massima priorità.
“I pazienti più fragili e con disabilità sono assolutamente prioritari – dichiara il presidente Michele Emiliano – per questa ragione siamo in contatto costante con i direttori generali e con i coordinatori delle reti specialistiche per assicurarci che tutto il sistema sanitario sia parte attiva nel contattare personalmente queste persone, spiegare le ragioni dell’importanza del richiamo e programmare subito la somministrazione. Insieme ai fragili potranno vaccinarsi anche i loro caregiver e familiari conviventi (da lunedì anche over40 secondo le disposizioni nazionali) affinché la protezione da covìd sia massima e tempestiva. Un ruolo chiave lo rivestono anche i medici di famiglia che a giorni entreranno in campo con la loro rete capillare e con l’insostituibile capacità di relazione con i propri assistiti. A loro abbiamo chiesto di cercare nei loro elenchi anche coloro che ancora non hanno ricevuto la prima dose per spiegare quanto sia importante mettersi in sicurezza. A tutti gli operatori in campo rivolgo sin d’ora un sincero ringraziamento”. “In questo modo reagiremo alla quarta ondata che sta arrivando e che dobbiamo respingere con la consueta efficienza e con senso di responsabilità verso gli altri. Grazie a tutti coloro che si vaccineranno ancora e che in questo modo ci aiuteranno a sconfiggere il virus”.
Un invito forte a fare subito la terza arriva dal Coordinatore regionale del programma Trapianti, Tino Gesualdo: “Oggi vorrei fare un appello: io mi sono vaccinato, ho fatto la terza dose. Fatela anche voi. Perché dovete vaccinarvi? Perché noi dobbiamo proteggere la popolazione più fragile. Bene, la popolazione dei nostri fragili, dei nostri trapiantati e i pazienti in attesa di un trapianto, lo ha fatto. La Puglia è al primo posto in Italia, abbiamo la più alta percentuale dì pazienti trapiantati e in attesa di trapianto che si sono vaccinati, con una percentuale che supera l’85%. Fatelo anche voi”.
Il Policlinico di Bari, che è in campo insieme a tutte le altre aziende ospedaliere e sanitarie pugliesi, ha già vaccinato quasi il 50% dei fragili in cura presso i centri specialistici. Il meccanismo ormai collaudato dall’inizio della campagna vaccinale prevede la chiamata diretta dalla clinica, l’appuntamento in un ambulatorio dedicato e la vaccinazione programmata sulla base delle cure e dei medicinali assunti negli ultimi mesi. Per i pazienti immunodepressi, neurologici, ematologici e oncologici, infatti, il vaccino deve essere somministrato su misura, calcolando con esattezza i tempi e l’intervallo di giorni necessario con le terapie seguite.
“La terza dose per i più fragili, che hanno un sistema immunitario compromesso, serve a completare il ciclo vaccinale: non è un optional ma rappresenta uno scudo di sicurezza – commenta il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore – Abbiamo messo a punto per le prossime due settimane un piano di somministrazioni per i pazienti cronici che hanno ricevuto la seconda dose da più di sei mesi: contiamo di vaccinare con la terza dose altri 5mila fragili”. Sono stati individuati e saranno attivi nel Policlinico di Bari, già da lunedì prossimo, 25 ambulatori vaccinali in diversi punti dell’ospedale per procedere alla vaccinazione nelle prossime due settimane dei pazienti fragili che, stando al calendario, raggiungeranno la scadenza dei sei mesi dalla seconda dose.
Il piano di vaccinazioni, predisposto dalla control room del Policlinico di Bari coordinata dal professor Silvio Tafuri, includerà un’attività straordinaria di somministrazione di terze dosi per sabato 27 novembre: saranno operativi 42 ambulatori in 8 ore consecutive per vaccinare 3mila persone. Secondo i dati forniti dal Governo, in Puglia sono state somministrate in totale 184.767 terze dosi, pari al 5,2% della platea contro il 6,9% della media nazionale, a cui si sta avvicinando progressivamente, mentre continua ad aumentare la copertura delle prime dosi (dallo scorso lunedì 15 novembre in Puglia abbiamo recuperato 6.084 soggetti non vaccinati) e delle seconde. Circa l’87% della popolazione pugliese ha completato il primo ciclo contro 84% media nazionale (97% over 80 Puglia vs 94% Italia; 97% 70-79 Puglia vs 92% Italia; 95% 60-69 Puglia vs 89% Italia). In Puglia il tasso settimanale di incidenza è di 40 casi per 100.000 contro una media nazionale di 102, al momento l’incidenza di contagi più bassa in Italia dopo la Basilicata.