mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Ambiente

Sostenibilità sì, ma a quale prezzo?

Le questioni climatiche sono diventate centrali, fino a condizionare ogni aspetto della vita delle persone. Ma all’atto pratico, quanto realmente modificano le nostre abitudini?

Un’indagine condotta dalla società britannica di ricerche di mercato e analisi dei dati, YouGov, per conto dell’azienda Grohe fa luce sugli atteggiamenti dei cittadini di sette Paesi europei rispetto alle tematiche ambientali, compresa l’Italia.

Clima: l’interesse dei cittadini

A Glasgow il 31 ottobre ha avuto inizio la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021, conosciuta come COP26. L’Italia, con il 74% dei cittadini che ha dichiarato di esserne a conoscenza, si attesta come il Paese più informato ed anche il più insoddisfatto rispetto alle politiche climatiche a ambientali nazionali (67% di italiani insoddisfatti).

L’attenzione alle abitudini di acquisto si concentra su plastica (54%), rifiuti generici (53%) energia (51%), acqua (37%) ed emissioni di CO2 (40%). Nel nostro Paese, in particolare, è maggiore l’interesse verso la plastica (58%), l’energia (57%) e i rifiuti generici (55%). Il 46% si mostra attento alla riduzione di emissioni di CO2, mentre il risparmio idrico è il fattore meno rilevante (34%).

In Danimarca, invece, il 53% degli intervistati si dimostra sensibile al tema delle emissioni. La Francia si posiziona al primo posto rispetto al risparmio energetico e idrico in relazione ai nuovi acquisti: il 58% tiene d’occhio il consumo di energia e il 47% il consumo di acqua. Fanalino di coda è la Russia.

In linea di massima comunque, la tendenza europea nelle decisioni di acquisto resta quella di preferire il fattore prezzo (53%) rispetto alla sostenibilità (32%).

Gli italiani sono in linea con la media europea: il 47% si è dichiarato attento al prezzo, mentre il 36% dà priorità alla sostenibilità. Dall’indagine gli over 55 risultano più attenti agli acquisti eco-friendly (40%), mentre nella fascia 18-34 maggiore interesse viene attribuito al prezzo (55%). Allo stesso modo gli abitanti nelle aree urbane danno rilevanza al prezzo (52%) più di chi vive nelle aree rurali (42%).

Clima: le aspettative dei cittadini

Sembra che le persone abbiano una visione pessimistica rispetto al raggiungimento degli obiettivi indicati nell’Accordo di Parigi per contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi. I più negativi sono Germania e Francia (58%), Paesi Bassi (55%), Regno Unito (49%) e Danimarca (48%) seguiti da Italia (43%) e Russia (20%). In generale gli intervistati delle aree urbane sono più ottimisti dei residenti nelle zone rurali.

Ad ogni modo, secondo gli europei per perseguire la transizione ecologica e costruire un futuro più sostenibile i fattori da tenere in considerazione sono tre: normative (37%), responsabilità sociale d’impresa (27%) e scelte individuali (21%).

Così, per gli italiani il primo fattore è la regolamentazione governativa (43%), di cui sono  principali sostenitori gli over 55 e i residenti delle aree urbane. Seguono le azioni dei singoli (24%), a cui accordano maggiore fiducia gli italiani tra 35-54 anni e gli abitanti delle zone rurali. Infine, l’imprenditoria responsabile (23%).

La Russia è il paese che registra il maggior numero di consensi per le scelte dei singoli (23%), mentre nei Paesi Bassi il 39% degli intervistati ritiene che siano le aziende ad avere il potere di determinare il cambiamento verso una maggiore sostenibilità economica e sociale.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Vaccino, Speranza “Paesi Ue hanno seguito la linea dell’Italia”

Redazione

Draghi: Italia in prima fila su ambiente e dramma della fame

Giulia Catone

Iea, nel 2022 in calo le emissioni di CO2

Marco Santarelli

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.