sabato, 22 Febbraio, 2025
Agroalimentare

Lavoro, i giovani scelgono l’agricoltura. Barbati (Coldiretti): sale occupazione e redditi. Primi in Europa

Crollo nell’industria e lavoro autonomo, balzo in avanti in agricoltura. È l’andamento del lavoro per i giovani che in piena pandemia Covid hanno puntato nel diventare imprenditori in agricoltura. Il dato è di rilievo: i giovani agricoltori sono cresciuti dell’8% negli ultimi cinque anni. In netta controtendenza rispetto al dato generale degli imprenditori under 35 che crollano dell’11% nello stesso periodo, dall’industria al commercio fino all’artigianato. I numeri emergono dall’analisi della Coldiretti sulla base del Rapporto del Centro Studi Divulga, diffusi in occasione della consegna degli Oscar Green. Il premio all’innovazione per le imprese agricole che creano sviluppo e lavoro con l’impegno concreto dei giovani italiani per combattere i cambiamenti climatici e salvare l’ambiente. L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e di quello delle Politiche Giovanili.

Un appuntamento inoltre promosso nell’ambito di Youth4Climate che anticipa la riunione dei ministri della
Cop26, la conferenza mondiale dell’Onu sui cambiamenti climatici in programma a Glasgow dall’1 al 12 novembre.

Agricoltura salva posti

Con la crisi provocata dall’emergenza sanitaria, il settore agricolo è diventato di fatto il punto di riferimento
importante per le nuove generazioni. “Nell’ultimo anno sono nate in media 17 nuove imprese giovani al giorno, secondo l’analisi Coldiretti-Divulga”, sottolinea la Confederazione, “Ma nel periodo della pandemia le aziende condotte da giovani si sono dimostrate anche le più resilienti, con un aumento medio dei redditi del 5,9%”.

Mestiere che cambia

Una svolta green che ha portato al lavoro nelle campagne italiane un esercito di 55mila imprese che ha di fatto rivoluzionato il mestiere dell’agricoltore. “C’è un impegno in attività multifunzionali”, osserva la Coldiretti, “che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche
agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade”.

Italia leader

Grazie a questa svolta green che l’Italia è diventata leader in Europa per numero di giovani imprese agricole, che sono peraltro anche più brave dei colleghi Ue. “Se si considera”, evidenzia la Coldiretti, “che il valore della produzione generato dagli under 35 nostrani è pari a 4.964 euro ad ettaro, oltre il doppio dei giovani agricoltori francesi (2.129 euro/ettaro). Ancor più marcata la differenza con la Spagna (2.008 euro/ettaro). Dietro anche i tedeschi (3.178 euro a ettaro). Nel complesso, la produzione standard generata per ettaro coltivato dai giovani in Italia è poco meno del doppio della media europea (2.592 euro a ettaro)”.

Più lavoro e redditi

Ma i successi a livello europeo non riguardano solo chi ha scelto di fare imprese ma anche chi ha deciso di cercare opportunità lavorative nelle campagne. “Nonostante crisi e pandemia in Italia si rileva un incremento del +4% degli occupati in agricoltura, con 11 mila nuovi posti di lavoro per giovani in agricoltura negli ultimi 10 anni. “La pandemia ha accelerato il fenomeno del ritorno alla terra e maturato la convinzione comune che le campagne siano oggi capaci di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, peraltro destinate ad aumentare nel tempo” afferma la leader dei giovani della Coldiretti Veronica Barbati, “occorre ora sostenere il sogno imprenditoriale di una parte importante della nostra generazione che mai
come adesso vuole investire il proprio futuro nelle campagne, abbattendo gli ostacoli burocratici che troppo spesso si frappongono”.

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