C’è un luogo in cui si impara a diventare genitori. Dove bambini che avrebbero rischiato di essere allontanati dalle famiglie, possono invece restare insieme alla loro mamma e al loro papà. È il “Villaggio della Gioia” della Comunità Papa Giovanni XXIII che in questi giorni compie dieci anni.
L’iniziativa viene portata avanti in collaborazione con i Tribunali dei minori e con i servizi sociali: in dieci anni sono state oltre 25 le famiglie che, per periodi più o meno lunghi, hanno trovato l’aiuto e il supporto necessari per affrontare e risolvere piccole e grandi difficoltà, evitando così l’allontanamento dei bambini al quale si arriva sempre per proteggerli e tutelarli.
“L’obiettivo – si legge in una nota stampa – è sperimentare un approccio differente, ospitando interi nuclei familiari ed evitando, quando possibile, il trauma della separazione”.
L’inaugurazione delle prime tre case è avvenuta il 26 settembre 2009 alle porte di Forlì. Il presidente della Apg23, Giovanni Ramonda sottolinea che “in Italia sono circa 30mila i minori che vivono al di fuori della propria famiglia di origine; quando la serenità della famiglia e del bambino viene messa a rischio da situazioni di difficoltà o disagio, anche solo temporaneo, lo Stato utilizza solitamente l’Istituto dell’affidamento familiare”.
Nel “Villaggio della Gioia” bambini e ragazzi a rischio di allontanamento vengono invece accolti insieme ai loro genitori e l’intera famiglia viene accompagnata in un percorso di recupero. Si tratta di un progetto unico in cui si crea un “ambiente terapeutico”.