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Veneto, fatta espoldere la frana della Busa del Cristo

venerdì, 25 Giugno 2021
1 minuto di lettura

E’ stata fatta esplodere oggi una parte della frana della Busa del Cristo nel Comune di Perarolo. L’idea dell’esplosione per risolvere un’annosa problematica era stata avanzata dall’assessore al Dissesto Idrogeologico Gianpaolo Bottacin. “Inizialmente la mia idea fu scartata dai tecnici per il margine di rischio che presentava – spiega Bottacin – ma poi venne rivalutata perché oggettivamente era necessario dare risposte ai cittadini in tempi utili”. Oggi si sono svolte le operazioni, coordinate dalle strutture regionali di Protezione Civile e Difesa del Suolo e in particolare dal braccio operativo rappresentato da Veneto Strade.

A posizionare le cariche, Danilo Coppe, uno dei massimi esperti in materia, conosciuto con il soprannome di “mister dinamite”, colui che aveva già lavorato per l’esplosione di Schiucaz e successivamente anche per la più famosa demolizione del Ponte Morandi a Genova. “Abbiamo scelto di intervenire con un’azione di alleggerimento mediante l’impiego di esplosivo del corpo di frana – prosegue l’assessore Bottacin – con l’obiettivo di ridurre il rischio idraulico connesso alla potenziale ostruzione del torrente Boite e conseguentemente difendere i circostanti abitati”.

Un’operazione complessa per la quale ci si è dovuti coordinare anche con Enel, che ha garantito per alcune ore la riduzione della portata dell’asta del torrente dagli attuali 10 a 5 metri cubi al secondo, e anche con Rfi, che contestualmente sta operando il consolidamento delle proprie strutture sulla sommità della frana per garantire la continuità del servizio di trasporto ferroviario. “L’esplosione ha permesso il distacco in parete di circa 10mila metri cubi di materiale – continua Bottacin – corrispondenti ad un volume disgregato di oltre 15mila metri cubi”.

Materiale immediatamente spostato in prossimità della frana garantendo così un primo ripristino dell’alveo entro sera e che successivamente verrà stoccato in un’area esondabile a valle. “Gli interventi ovviamente non si fermano qui dettaglia l’assessore – proseguiremo poi con le attività già programmate di rafforzamento dell’argine in destra Boite a consolidamento degli abitati e del piede di frana in sinistra, con diversi drenaggi superficiali e non, e consolidamenti ulteriori con tiranti”.

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