Imprese, sostenibilità, la necessità di puntare sulla crescita e sullo sviluppo, senza tralasciare l’impegno verso il sociale. Carlo Bonomi, presidente di Confindustria indica le scelte che verranno prese nei prossimi mesi, in particolare sul tema della sostenibilità, osserva il leader degli industriali: “saranno determinanti per il destino di molte imprese italiane”. “La ripresa sociale ed economica non può che passare dal piano vaccinale europeo”, sostiene Bonomi, “l’economia italiana è in forte crisi anche a causa dei ritardi nell’acquisto e nella distribuzione dei vaccini. Altre economie, come quelle di Stati Uniti, Cina, e Regno Unito, stanno già accelerando perché sono più avanti nella somministrazione dei vaccini”. Sui temi di attualità e sul premier Draghi il leader di Confindustria parla di “approccio pragmatico”.
PROVVEDIMENTI PER ASSUMERE, NON LICENZIARE
“Draghi sta dimostrando molto pragmatismo. Da lui molti si aspettavano un atteggiamento ferreo, invece nella realtà è molto pragmatico nell’approccio. I primi provvedimenti sono sostanzialmente in continuità con il Governo precedente”, aggiunge Bonomi, “anche se iniziamo a vedere le prime modifiche. Sul Decreto sostegni, per esempio, siamo andati già oltre quelli che erano i codici Ateco e si va in una ottica di filiera, anche se i veri provvedimenti devono ancora arrivare”. Con orgoglio il presidente degli industriali ricorda l’impegno delle imprese per aiutare l’Italia a risollevarsi, e la messa a disposizione di 7 mila imprese che apriranno le porte alla somministrazione. “L’obiettivo, condiviso con il Governo e il Commissario Straordinario per la gestione dell’emergenza, deve essere quello di vaccinare più persone possibile nel minor tempo possibile”, afferma il Presidente degli industriali. Per Bonomi per ritrovare la via di una normalità e da questa puntare verso la ripresa c’è il passaggio obbligato dei sostegni alle imprese.
“Chiediamo interventi urgenti già ad aprile su liquidità, patrimonializzazione, moratorie, politica industriale e ovviamente sul piano del lavoro”, sottolinea Carlo Bonomi, “Le aziende stanno chiedendo provvedimenti per assumere, non per licenziare. Per questo abbiamo chiesto di prorogare la sospensione delle causali riferite ai contratti a termine contenute nel DL Dignità, l’estensione del contratto espansione anche alle PMI, portando il tetto a 50 dipendenti, agganciandovi il bonus giovani e donne, supportando così le categorie che hanno subito l’impatto più duro dalla crisi pandemica. Si tratta di interventi per facilitare le assunzioni”, conclude Bonomi, “favorire il ricambio generazionale e potersi adattare alle mutate richieste del mercato, in termini di prodotti, servizi e competenze, generate dalla pandemia”.