“Non mi sento affatto di gettare la croce addosso ai bar e ristoranti lombardi che hanno deciso di tenere aperto nonostante i divieti. Ogni mese costerà 860 milioni euro la serrata dei locali decisa dal governo Conte con il nuovo DPCM per l’emergenza Covid. Urgono nuovi sostegni finanziati dal governo e aperture che non uccidano il settore che è a rischio estinzione.”
Così Silvia Scurati, consigliere regionale della Lega, nel commentare #ioapro, l’iniziativa lanciata e rimbalzata sui social che invita i gestori di ristoranti a rimanere aperti violando le restrizioni anti-Covid del Governo a partire da venerdì 15 gennaio. “L’obbligo di chiusura alle 18 – ribadisce Scurati – impatterà in maniera disastrosa sui bilanci di ristoranti, bar, pub e pubblici esercizi di tutta la regione con una perdita che, secondo gli studi di Confcommercio ammonta a 860 milioni di euro al mese. Significa mettere in ginocchio attività che stanno già subendo un crollo causato dalla contrazione significativa del turismo e dal fenomeno dello smart working che ha letteralmente chiuso intere aree di attività che servivano principalmente la fascia del pranzo di lavoro”.
Silvia Scurati ha concluso ricordando che Regione Lombardia ha indennizzato bar e ristoranti con circa 32 milioni di euro. “Dal governo ci si aspetta una politica di rilancio dell’economia e un sostegno congruo alle categorie della ristorazione, ma al momento si tratta di mance irrisorie”.