“Il livello di consapevolezza circa la minaccia cibernetica con la quale conviviamo è ancora troppo basso. Ripetuti attacchi informatici hanno dimostrato che chiunque disponga di un accesso alla rete, di motivazione e di capacità informatiche è in grado di provocare danni incalcolabili”. Lo ha evidenziato il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese al Forum Ambrosetti a Cernobbio. “Le minacce crescono a ritmi vertiginosi, in termini sia di qualità che di quantità – ha detto il ministro dell’Interno – Oltre che per la vita quotidiana dei cittadini, la sicurezza cibernetica è fondamentale per le aziende. Alla sicurezza del web è inoltre legato il tema della reputazione digitale – ha aggiunto – ed essa è cruciale per la sicurezza nazionale degli Stati, chiamati a dotarsi di norme, strutture e capacità operative adeguate a prevenire e contrastare azioni ostili”.
“In questo complesso scenario, è fondamentale l’attività assicurata dal Centro nazionale anticrimine per la protezione delle infrastrutture critiche, che opera presso la Polizia postale e delle comunicazioni – ha detto ancora Lamorgese -. Oltre a rappresentare il punto di contatto per la gestione degli eventi critici, il Centro è uno snodo essenziale per lo scambio informativo tra tutti i soggetti della cybercommunity, e opera a favore della diffusione della cultura della sicurezza informatica, anche attraverso collaborazioni con Università e Centri di ricerca. In questa nuova arena digitale, non ci possiamo permettere nessun anello debole e in quest’ottica si inserisce la recente introduzione del Perimetro di sicurezza nazionale cibernetica, che mira ad assicurare un livello elevato di sicurezza delle reti, dei sistemi informativi e dei servizi informatici cui sono affidate funzioni essenziali dello Stato o la prestazione di servizi essenziali”. (Italpress)