Gli italiani in ferie tra tagli di budget, caccia alle occasioni e molte sorprese. Sul denaro la prima questione: il 15% dei cittadini non andrà da nessuna parte perché non ci sono soldi per le vacanze. C’è poi il declino del mito dei Camping – tanto in voga negli anni 70 – sarà che l’ex giovane oggi anziano con l’età tema i disagi e la vita all’aria aperta, così appena il 4% sceglie la vacanza sotto la tenda. Ma c’è una novità all’orizzonte si fa strada almeno come idea, frutto della crisi, la possibilità di acquistare una vacanza a rate.
I turisti italiani hanno, infatti, un punto fermo: tenere la spesa a freno tagliando i giorni e gli acquisti. Aumenta per chi può permetterselo, e sono il 25% gli italiani che andranno all’estero, in Europa una scelta in costante crescita. Si desidera viaggiare senza avere una metà fissa ma essere liberi e itineranti, toccare più paesi e più capitali.
Tra le sorprese il calo dei vacanzieri diretti al mare, i numeri della rilevazione dell’Osservatorio mensile di Findomestic, (società di credito al consumo) realizzato in collaborazione con Doxa, dicono che solo il 59% di chi si mette in viaggio preferisce tintarella e pinne, aumenta, infatti, la quota di presenze turistiche nelle città d’arte e anche in questo caso si preferisce viaggiare tra un paese e l’altro da regione a regione, più che rimanere sotto l’ombrellone. Si accorciano, in tutte le mete, le giornate dedicate alle ferie: al massimo due settimane, mentre la maggior parte di vacanzieri ne programma una.
La spesa oscilla tra 500 euro e un massimo di mille euro complessivi a persona. Chi vuole una vacanza diversa sfonda la quota mille e 500 euro complessivi. L’Osservatorio Findomestic rileva anche quest’anno un trend in costante ascesa: sette italiani su dieci si affidano a Internet per prenotare: il 42% lo fa attraverso siti dedicati come Booking, Tripadvisor e AirBnB. Dalla indagine risultano in calo le agenzie di viaggio online (dal 13 al 10% di quest’anno).
Scendono al minimo storico (solo il 18%) gli italiani che preferiscono contattare la struttura turistica telefonicamente. In crescita chi pensa ad una vacanza in hotel , una sistemazione che convince il 34% dei vacanzieri, e cercano combinazioni di sconti per i figli. Mentre il 10% sceglierà un Villaggio turistico. Rimane stabile la quota di chi prenota un B&B, un ostello o una pensione. Un 7% prenderà posto in casa di parenti e amici. Infine il 4% preferisce il campeggio o il camper. Sale la quota di chi non avendo una meta precisa sonda il mercato delle offerte e punta sul last minute.
Nella rilevazione Findomedtic spuntano anche indicazioni singolari come gli uomini, ad esempio, siano un po’ più pigrizia delle donne. Si segnala, infatti, come le donne, più degli uomini, valutino positivamente la presenza di transfer dalla stazione/aeroporto all’albergo. Pochissime, almeno per ora, le richieste di pagamento a rate del costo delle vacanze. Il 4% ha deciso di farlo, mentre il 21% degli italiani intervistati per il sondaggio, osserva che non avrebbero mai pensato di poter acquistare un pacchetto vacanze da poter pagare a rate. Possibile che ci pensino il prossimo anno.