0

Unimpresa frena gli allarmismi: “Il contante è presidio di sicurezza, l’euro digitale lo affiancherà”

domenica, 28 Settembre 2025
2 minuti di lettura

Nessun appello a riempirsi le tasche di banconote, ma una fotografia di come reagiscono famiglie e imprese quando il mondo trema. Nel suo ultimo bollettino economico, la Banca centrale europea rimette il contante al centro del dibattito pubblico per ciò che è sempre stato nei momenti difficili: uno strumento immediato, tangibile e universalmente accettato. La domanda di cash — ricorda l’Eurotower — tende a crescere durante le emergenze, dalla pandemia alla guerra in Ucraina, fino ai blackout o ai disastri naturali. Per questo, garantire un approvvigionamento robusto di banconote e monete fa parte dell’architettura di sicurezza economica dell’area euro. Il punto non è — insiste Francoforte — tornare indietro rispetto alla digitalizzazione dei pagamenti, ma costruire una doppia garanzia: contante ed euro digitale, fianco a fianco. Il progetto della valuta elettronica della Bce, sottolinea il bollettino, non sostituirà le banconote; le affiancherà, con in più la possibilità di funzionare anche offline, così da assicurare transazioni in assenza di rete o in situazioni di interruzione dei servizi.
A sgombrare il campo da interpretazioni distorte interviene il Centro studi di Unimpresa. Il Presidente Paolo Longobardi parla di “letture imprecise e toni allarmistici” circolati nelle ultime ore: “Alcuni titoli hanno lasciato intendere che l’istituto centrale stia suggerendo ai cittadini di accumulare banconote in casa, come se ci si dovesse preparare a una crisi imminente. Nulla di tutto questo. Il contenuto dello studio pubblicato nel bollettino economico della Bce è ben diverso e merita di essere chiarito”.

Perché il cash torna a crescere nelle emergenze

Secondo Longobardi, il documento — “redatto da due economisti dell’Eurotower” — è “un’analisi di lungo periodo” che mostra come, di fronte agli shock, “cittadini e imprese abbiano percepito le banconote come uno strumento immediatamente sicuro, accessibile senza intermediazioni e utilizzabile in qualunque circostanza”. Da qui la conclusione: “Contante ed euro digitale rappresentano due facce della stessa medaglia. Da un lato, la solidità di uno strumento tangibile; dall’altro, l’innovazione capace di assicurare pagamenti sicuri anche senza rete. Entrambi svolgeranno un ruolo cruciale per rafforzare stabilità e fiducia, in tempi di incertezza geopolitica e transizione digitale”. La dinamica è nota agli economisti: nei periodi di stress aumenta la domanda precauzionale di contante. Non si tratta solo di esigenze di spesa quotidiana: una quota rilevante viene detenuta come riserva contro il rischio di interruzioni tecnologiche o di temporanea indisponibilità dei servizi finanziari. La Bce, nel ricordare questo comportamento, indica alle banche centrali nazionali e alla catena distributiva (banche, trasporti valori, sportelli) la necessità di piani di continuità e scorte adeguate, così da evitare colli di bottiglia proprio quando la fiducia va difesa.
L’Eurotower immagina un ecosistema a ridondanza controllata: contante come infrastruttura fisica di ultima istanza, sempre accettata, inclusiva e anonimizzata per piccoli importi; euro digitale come infrastruttura pubblica di pagamento elettronico, complementare a quelle private, con funzioni offline per garantire operatività anche senza connessione.

“Non un residuo del passato”

Per il tessuto produttivo italiano — fatto di Pmi, turismo e commercio di prossimità — questa combinazione riduce il rischio operativo (blackout, cyber-incidenti, disservizi di rete), rafforza la resilienza e assicura continuità dei flussi di cassa nei momenti critici. Longobardi spinge sul valore culturale del messaggio: “La Bce invita a guardare al contante non come a un residuo del passato, ma come a un presidio di sicurezza. E a considerare l’euro digitale la naturale evoluzione di un percorso che non cancella, ma integra le fondamenta del sistema monetario“. Un chiarimento che punta anche a disinnescare il riflesso polemico che, ciclicamente, accompagna il dibattito pubblico italiano tra fautori del “tutto digitale” e difensori del contante: la strategia europea tiene insieme le due esigenze, senza contrapporle.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:

Potrebbero interessarti

“Tagliare i tassi scelta logica. Ma serve prudenza”

La decisione della Banca centrale europea di tagliare i tassi…

“Imprese in affanno, la Bce tagli il costo del denaro”

Imprese in affanno per il costo del denaro, per i…