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Confcommercio: vendite al dettaglio, la frenata di luglio. Resta l’incertezza sui consumi

Bella (Ufficio studi): domanda debole, famiglie in difficoltà
domenica, 7 Settembre 2025
1 minuto di lettura

Situazione di debolezza della domanda delle famiglie”. È la sintesi, ormai un ritornello che dura da tempo, della Confcommercio che racconta come la situazione dei consumi desta sempre più preoccupazioni proprio per il suo andamento altalenante. “I dati sulle vendite di luglio confermano il permanere di una situazione di debolezza della domanda delle famiglie”, evidenzia il direttore dell’Ufficio Studi, Mariano Bella, “Da mesi si rileva, infatti, una continua alternanza di variazioni congiunturali positive e negative che portano a un calo dei volumi nei primi sette mesi dell’anno dello 0,8%. Il fenomeno, pur risultando sostanzialmente diffuso, continua ad interessare, al netto di occasionali e contenuti recuperi, in modo più significativo i settori tradizionali come l’alimentare, il vestiario e i mobili, con una marcata penalizzazione delle imprese di minori dimensioni, quelle che costituiscono il tessuto commerciale delle nostre città”. Per Bella la svolta può arrivare “solo con un recupero della fiducia, al momento guidata più dai timori sul contesto generale che dall’obiettiva valutazione della propria condizione personale, potrà permettere quel miglioramento dei consumi necessario a garantire tassi di crescita meno asfittici degli attuali“.

I dati della “debolezza”

Dopo il risultato positivo di giugno”, si fa presso in una nota di Confcommercio, “,a luglio le vendite al dettaglio sono rimaste invariate in valore rispetto al mese precedente, mentre in volume si registra un lieve calo (-0,2%).Su base annua, invece, le stime preliminari Istat indicano rispettivamente un +1,8% in valore e un risultato stazionario in valume. Nel trimestre maggio-luglio 2025 le vendite aumento dello 0,6% in valore e dello 0,1% in volumerispetto ai tre mesi precedenti.
Su base mensile le vendite dei beni alimentari diminuiscono
”, sottolineala confederazione, “(-0,4% in valore e -0,9% in volume), mentre quelle dei beni non alimentari aumentano sia in valore sia in volume (+0,3%)”.

Più profumeria meno elettrodomestici

Per quanto riguarda i beni non alimentari, segnala la Confcommercio “le variazioni tendenziali sono di tenore differente tra i vari gruppi di prodotti: l’aumento maggiore riguarda i Prodotti di profumeria, e cura della persona(+3,7%) mentre il calo più consistente concerne Elettrodomestici, radio, tv e registratori (-3,1%)”.

Cresce la grande distribuzione

Su base trimestrale le vendite aumentano sia le vendite dei beni alimentari (+1,1% in valore e +0,1% in volume) che quelle dei non alimentari (+0,4% in valore e +0,2% in volume). “Rispetto a luglio 2024, infine, il valore delle vendite aumenta per tutti i canali di vendita: grande distribuzione (+2,8%),imprese operanti su piccole superfici (+0,6%), vendite fuori dai negozi (+0,9%) e commercio elettronico (+2,9%)”.

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