L’ex leader dello Sinn Féin, Gerry Adams, ha ottenuto una vittoria legale significativa contro la BBC, dopo che l’Alta Corte di Dublino ha stabilito che l’emittente britannica lo aveva diffamato con un documentario e un articolo online pubblicati nel 2016. La giuria gli ha assegnato 100.000 euro di danni, riconoscendo che le accuse avevano compromesso la sua reputazione di promotore di pace. Il caso riguardava un’inchiesta della BBC che sosteneva che Adams avesse autorizzato l’omicidio di Denis Donaldson, ex membro dello Sinn Féin e informatore dell’MI5, assassinato nel 2006. Adams ha sempre negato ogni coinvolgimento, definendo il reportage un esempio di giornalismo irresponsabile, basato su fonti anonime e prive di prove concrete. Durante il processo, l’avvocato di Adams ha evidenziato come la BBC non avesse rispettato gli standard di responsabilità giornalistica, diffondendo accuse senza adeguate verifiche. La difesa dell’emittente ha invece sostenuto che il reportage rappresentasse una pubblicazione equa e ragionevole su un tema di pubblico interesse. Tuttavia, la giuria ha ritenuto che la BBC avesse oltrepassato il limite, danneggiando la reputazione dell’ex leader repubblicano. Adams ha accolto con soddisfazione il verdetto, dichiarando che la causa era necessaria per difendere la verità e rettificare la narrazione storica. Ha inoltre annunciato che, qualora ricevesse il risarcimento, lo destinerà a cause benefiche. La BBC, dal canto suo, ha espresso delusione per la sentenza e ha annunciato che valuterà un eventuale ricorso. Il caso ha riacceso il dibattito sulla libertà di stampa e sulla responsabilità dei media nel trattare figure politiche controverse. Mentre la BBC riflette sulle conseguenze della sentenza, Adams esce rafforzato da una battaglia legale che ha messo in discussione il modo in cui le grandi emittenti affrontano le accuse contro personaggi pubblici.
