mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Lavoro

Lavoro, crescono gli occupati a giugno: +1,7% rispetto a un anno fa

Secondo i dati dell’Istat calano i dipendenti con contratti a termine

Buone notizie sul fronte dell’occupazione. Secondo i dati provvisori dell’Istat, a giugno salgono del +1,7% rispetto ad un anno fa. In totale, sono 25mila le unità in più rispetto a maggio 2024 e 337mila in più se si prende in considerazione giugno 2023. Cauta la reazione di Confcommercio. Attraverso una nota stampa, il Direttore del Centro Studi della confederazione, Mariano Bella, ha spiegato come “la crescita dell’occupazione registrata a giugno dopo la battuta d’arresto di maggio è un segnale favorevole, anche se per effetto delle revisioni statistiche il numero di occupati, dopo questa variazione positiva, è inferiore a quello pubblicato il mese scorso per il mese di maggio. Il mercato del lavoro italiano, in ogni caso, appare vitale, anche oltre le attese. Ciò ha permesso di raggiungere livelli storicamente elevati di partecipazione al mondo del lavoro, sebbene rimangano gravi deficit strutturali con l’Europa soprattutto in termini di occupazione femminile”. “La buona fiducia – ha proseguito il Direttore – manifestata dalle famiglie negli ultimi mesi potrebbe aver indirizzato sul mercato del lavoro una parte degli inattivi, contribuendo al modesto aumento dei disoccupati. Anche la riduzione dei dipendenti, concentrata esclusivamente su coloro che hanno un contratto a termine, non sembra rappresentare un segnale preoccupante, in considerazione del fatto che una parte potrebbe essere imputabile a fattori occasionali non catturati dalla destagionalizzazione. In positivo – ha concluso Bella – va segnalato il permanere di una tendenza al miglioramento sul versante del lavoro autonomo, che, seppure con molte difficoltà, si sta riavvicinando ai livelli di fine 2019”.

Positiva Confesercenti

Visione più positiva da parte di Confesercenti. Per l’associazione “l’occupazione si rafforza: i dati positivi presentati da Istat mostrano che nel mese di giugno, rispetto a maggio, gli occupati crescono di 25 mila unità, di cui 44mila sono indipendenti (i dipendenti diminuiscono nel complesso di 19mila unità). Un buon segnale, quello del ritorno alla crescita del lavoro autonomo, in un quadro di incremento complessivo del numero dei lavoratori che rappresenta un elemento chiave per sostenere il reddito delle famiglie e quindi dei consumi”. “Il valore – conti il comunicato – degli indipendenti, 5.144.000, risale infatti di 44mila unità dopo la caduta di 45mila di maggio, collocandosi su uno dei valori più alti da febbraio 2020 (l’altro era lo scorso aprile con 5.145.000 occupati). Mentre, rispetto a giugno 2023, si registrano 121 mila occupati in più. Si tratta dunque di segnali favorevoli del mercato del lavoro ed in cui si intravede un ritorno importante al lavoro indipendente e alle attività autonome e di impresa: potrebbero essere le premesse di base per l’avvio di un nuovo ciclo economico favorevole per l’economia del Paese da sostenere, anche con misure ad hoc per il tessuto imprenditoriale delle piccole attività in particolare, che – chiude Confesercenti – devono ancora recuperare i livelli pre-pandemia e consolidare l’occupazione autonoma”.

I dati

Analizzando nello specifico i dati forniti dall’Istituto di statistica, si evince che a giugno 2024, rispetto al mese precedente, aumentano sia gli occupati che i disoccupati, mentre diminuiscono gli inattivi. L’occupazione cresce dello 0,1% (+25mila unità) tra gli uomini, i dipendenti permanenti, gli autonomi, i 25-34enni e gli ultracinquantenni; diminuisce invece tra le donne, i dipendenti a termine, i 15-24enni e i 35-49enni. Il tasso di occupazione si attesta al 62,2% (+0,1 punti).

Il numero di persone in cerca di lavoro, afferma l’Istat, aumenta dell’1,3% (+23mila unità) sia tra gli uomini che le donne, e tra i 35-49enni, mentre diminuisce tra i 15-24enni e gli ultracinquantenni. Il tasso di disoccupazione sale al 7,0% (+0,1 punti) e quello giovanile al 20,5% (+0,1 punti).

Altri numeri

Gli inattivi diminuiscono dello 0,3% (-41mila unità) tra gli uomini, i 25-34enni e gli ultracinquantenni, ma aumentano tra le donne, i 15-24enni e i 35-49enni. Il tasso di inattività scende al 33,0% (-0,1 punti). Nel secondo trimestre 2024, rispetto al primo, l’occupazione aumenta dello 0,5% (+124mila unità), accompagnata da una diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-4,0%, pari a -74mila unità) e da un lieve aumento degli inattivi (+0,1%, pari a +18mila unità).

Rispetto a giugno 2023, il numero di occupati a giugno 2024 è superiore dell’1,4% (+337mila unità), con aumenti tra uomini, donne e tutte le classi d’età. Il tasso di occupazione annuale cresce di 0,7 punti percentuali. Il numero di persone, conclude l’Istituto, in cerca di lavoro rispetto a giugno 2023 cala del 6,4% (-122mila unità) e diminuiscono anche gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,8%, pari a -103mila unità).

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