venerdì, 20 Settembre, 2024
Esteri

Myanmar: la guerra civile si sta diffondendo negli Stati Uniti e nel mondo

Oltre tre anni dopo aver rovesciato un governo democratico, l’esercito del Myanmar sta lottando per mantenere il potere mentre una prolungata guerra civile attira l’attenzione di vicini come Cina e India, alimentando la criminalità informatica e il traffico di droga. Le milizie etniche combattono contro la giunta dal febbraio 2021, quando i militari deposero Aung San Suu Kyi. “Questa è una rivoluzione popolare”, ha dichiarato Kyaw Zaw, portavoce del governo di unità nazionale in esilio. “In tre anni siamo passati dalla difesa all’offensiva contro le forze militari”. Gli ultimi anni hanno messo a dura prova il Myanmar: migliaia di morti, 3 milioni di sfollati e città distrutte. “Il Myanmar è sull’orlo di una crisi umanitaria sempre più grave”, hanno affermato le Nazioni Unite. Almeno 120.000 persone sono state costrette a lavorare in centri che gestiscono frodi online. Il traffico di droga è aumentato, facendo del Myanmar il principale produttore di oppio, superando l’Afghanistan.

A caccia di Rohingya

L’esercito del Myanmar, noto come Tatmadaw, ha governato dal 1948. È accusato di perseguitare e uccidere minoranze come i Rohingya, quasi un milione dei quali sono rimasti apolidi dopo essere fuggiti in Bangladesh. La loro persecuzione militare ha offuscato la reputazione di Suu Kyi, che ha difeso i militari dalle accuse di genocidio nel 2019. Suu Kyi, leader del Myanmar dopo la vittoria elettorale del 2015, è stata deposta dai militari nel 2021, facendo perdere al paese i progressi politici ed economici raggiunti. Uniti nella loro opposizione, i gruppi ribelli si sono organizzati nella Forza di Difesa Popolare. I loro successi hanno ispirato ulteriori offensive. Il conflitto ha creato instabilità nei paesi confinanti. A maggio, la giunta ha annunciato restrizioni per gli uomini in età di leva, mentre l’India ha iniziato a deportare rifugiati birmani.

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