“Grazie alla Fondazione Komen per l’iniziativa e per quello che fa ogni giorno per questo fronte fondamentale per l’umanità. Grazie per quanto fate”. Sono state parole d’encomio quelle pronunciate ieri dal Presidente della Repubblica Sergio Repubblica agli organizzatori della 25esima edizione della ‘Race for the cure’, la manifestazione podistica di Komen Italia per la lotta ai tumori del seno andata in scena ieri a Roma, nella zona del Circo Massimo. Dal podio delle autorità, il Capo dello Stato prima di dare simbolicamente il via alla gara ha parlato davanti ai 150mila partecipanti (record di sempre), visibilmente soddisfatto per il successo di un evento che “mi avrebbe visto partecipare, se avessi avuto qualche decennio in meno”, aveva detto giovedì scorso al Quirinale ospitando proprio una delegazione degli organizzatori.
Pettorale numero 1
Inutile dire che la presenza di Mattarella ha ‘riscaldato’ ancora di più una domenica mattina più che assolata in quel della Capitale, con la gente che si è messa in coda per salutarlo. Come ‘testimonial’, gli è stato consegnato il pettorale numero 1 della ‘Race for the cure’. Prima di prendere posto sul palco d’onore insieme alla figlia Laura, si è intrattenuto con gli ideatori della corsa, con le altre istituzioni presenti (tra gli altri il Vicepresidente della Camera Giorgio Mulé, i Ministri della Salute Orazio Schillaci e delle Riforme Maria Elisabetta Casellati e con una delegazione delle ‘donne in rosa’ che hanno affrontato, o stanno affrontando, la malattia. E che gli hanno dedicato il coro ‘Sei bellissimo’.
L’importanza della prevenzione
Schillaci, definendo ‘Race for the cure’, ha parlato di un evento fondamentale per attirare l’attenzione verso un tema che deve vedere sempre più come protagonista la prevenzione, “importantissima soprattutto se vogliamo continuare ad avere un Servizio sanitario nazionale universale. Dobbiamo cambiare un po’ il paradigma e capire che investire in prevenzione è quello che dobbiamo fare sempre di più. Trovare in tempo malattie come il tumore della mammella vuol dire avere grandi possibilità di sconfiggerle grazie ai tanti progressi fatti dalla scienza medica”. Si è espressa tramite i social invece la Casellati, che si è detta emozionata nel vedere l’impegno e la passione ‘dell’esercito in rosa’ unito per mantenere alta l’attenzione, per diffondere la cultura della prevenzione e per sostenere le donne colpite di cancro: “Oggi (ieri, ndr) a Roma ci sono migliaia di storie e di battaglie, ma una sola grande famiglia, che dimostra come, insieme, anche questo insidioso male può essere sconfitto”. “Un fiume di popolo che sorride alla vita grazie alla prevenzione, perché la prevenzione è la chiave per risolvere e prevenire” è invece il pensiero di Mulè. “Vedere un’onda rosa così grande a sostegno di un progetto così importante ti riempie il cuore”, il commento del leader di Azione Carlo Calenda.
26 miliardi per 1.500 progetti
Orgoglioso per la presenza di Mattarella il fondatore di Komen Italia Riccardo Masetti che ha tenuto a precisare che nel corso delle 25 edizioni grazie alla testimonianza delle ‘Donne in Rosa’ è stato generato un cambiamento nel modo di affrontare la malattia sostituendo la paura e l’isolamento con un atteggiamento di condivisione e vicinanza: “Abbiamo potuto investire più di 26 miliardi per più di 1.500 progetti a sostegno della ricerca”.