“L’esplosione del 3 luglio e’ un classico esempio di eruzione parossistica con rilascio di ceneri e lapilli e alte colonne di gas e polveri superiori anche ai 2 chilometri. Nonostante l’imprevedibilita’ dello Stromboli, la situazione sembrerebbe rientrata nella normalita’, pur continuando l’attivita’ eruttiva”.
E’ il commento di Antonio Alba, consigliere del Consiglio Nazionale dei Geologi in merito alle due violenti esplosioni nel vulcano di Stromboli che, mercoledi’ pomeriggio, hanno provocato la morte di un escursionista. “L’eruzione dello Stromboli puo’ essere considerata straordinaria e imprevedibile – aggiunge Carlo Cassaniti del Centro studi del Consiglio nazionale dei Geologi -.
Abbiamo infatti avuto nel recente passato diversi episodi simili e nel 1930 si sono registrate anche vittime. Solo una maggiore e piu’ efficace azione di informazione alla popolazione e ai visitatori potra’ aumentare la consapevolezza che i vulcani attivi saranno sempre aree dove bisogna convivere con la pericolosita’ e prepararsi adeguatamente per resistere agli eventi naturali”, conclude Cassaniti.