Nell’era dello streaming, sono migliaia gli scrittori sindacalizzati di Hollywood che affermano di non essere pagati equamente. Hanno, perciò, indetto uno sciopero, interrompendola produzione televisiva. Lo stop arriva dopo che i negoziati con un’associazione di categoria che rappresenta gli studi cinematografici di Hollywood non sono riusciti a trovare un accordo. Il blocco è il primo dopo quindici anni. Il consiglio di amministrazione della Writers Guild of America, che comprende le filiali della West Coast e della East Coast, ha votato all’unanimità per chiedere uno sciopero, affermando che gli scrittori affrontano una “crisi esistenziale”. “Il comportamento delle aziende ha creato una crisi all’interno della forza lavoro sindacale. La loro posizione inamovibile sta svalutando ulteriormente la professione di scrittore. L’ Alliance of Motion Picture and Television Producers, un’associazione di categoria che negozia per conto di studi, reti televisive e piattaforme di streaming, ha dichiarato che la sua offerta includeva generosi aumenti dei compensi per gli scrittori. I principali “punti critici”, secondo i colossi dell’intrattenimento, includono proposte sindacali che richiederebbero alle aziende di dotarsi di programmi televisivi con un certo numero di scrittori per un determinato periodo di tempo, indipendentemente dal fatto che sia necessario o meno. Lo sciopero porta allo stop nella produzione di programmi trasmessi, spettacoli in streaming e film, ribaltando l’industria dell’intrattenimento. In alcuni casi, l’impatto sarà immediatamente evidente. I talk show a tarda notte, come il “Saturday NightLive”, potrebbero annullare l’episodio in programma per il prossimo fine settimana. In altri casi, i produttori di sceneggiature drammatiche e serie comiche potrebbero essere costretti a ridurre le loro stagioni o ritardare del tutto le riprese. L’interruzione del lavoro arriva in mezzo a intensi sconvolgimenti economici e tecnologici a Hollywood, alle prese con il crescente predominio dei servizi di streaming, il declino del pubblico delle trasmissioni tradizionali e persino l’ascesa dell’intelligenza artificiale, che ha alimentato l’ansia per il futuro delle professioni creative. I membri della WGA chiedono aumenti salariali e modifiche strutturali a un modello di business che, secondo loro, ha reso sempre più difficile guadagnarsi da vivere. Negli ultimi anni, in mezzo all’esplosione di piattaforme di streaming come Netflix e Disney+, la retribuzione mediana del produttore-scrittore è diminuita del 4%, o del 23% .