Secondo Coldiretti con il Po e altri fiumi in secca è a rischio un terzo del cibo Made in Italy che si produce nella food valley della Pianura Padana dove si concentra anche la metà dell’allevamento nazionale. Dal grano duro per la pasta alla salsa di pomodoro, dal Parmigiano reggiano al Grana Padano al prosciutto di Parma o il Culatello di Zibello fino alla frutta e alla verdura, la produzione della Pianura Padana rappresenta la punta di diamante del Made in Italy alimentare. Un patrimonio messo a rischio dalla scarsità di acqua in un 2022, caratterizzato da un calo del 40%, con il maltempo di gennaio 2023 che non è stato sufficiente a colmare il pesante divario. Gli agricoltori sono già impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti – afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini – ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare”.